Tanto tuonò che non piovve. Numeri tranquilli ieri sera per il sindaco Riccardo Mastrangeli, nella seconda convocazione dell’assise che avrebbe dovuto definire nuove condizioni di agibilità della restante maggioranza che lo sostiene. I pezzi andati via (Lista Mastrangeli, FI e Futura), s’è capito, non rientreranno più a corte a questo punto. Nei loro confronti prosegue il prolungato silenzio punitivo, sostenuto dagli apporti di Lista Marzi e Polo Civico. Ma il punto è che primo cittadino e onorevole Ottaviani, evidentemente, hanno voluto alla fine vedere le carte del gruppo degli insoddisfatti-inascoltati – essenziali, questi sì, a mantenere in piedi la consiliatura -: ci riferiamo all’ultimatum lanciato 24 ore prima da Fratelli d’Italia, Lista per Frosinone e Polo Civico. S’è capito che il loro era solo un “penultimatum” e che, effettivamente, sindaco ed ex sindaco continuano a mantenere il timone della amministrazione ben saldo nelle loro mani.
Il retroscena, l’assessorato, il secondo mandato di Mastrangeli
I retroscenisti raccontano di trattative in corso durante la seduta consiliare e dopo; di un incontro tra esponenti di Fratelli d’Italia, Polo Civico e Lista Marzi disponibili a cementare la coda della consiliatura con la designazione di un noto ex assessore che entrerebbe in giunta. Mentre il sindaco, ovviamente, chiederebbe la firma della cambiale delle cambiali sulla conferma del sostegno dei sottoscrittori anche per la ricandidatura. Un bel ‘Mastrangeli bis’ da varare con un pezzone di centrodestra ed un innesto di provenienza centrosinistra. Che tanto il resto del centrosinistra vero – come scritto anche ieri – al momento o resta in tribuna o indossa la maglietta dell’outsider. Retroscena e ipotesi a parte, le uniche laconiche parole che si tirano fuori da qualcuno dei protagonisti parlano di passi fatti in avanti “ma non si è raggiunta ancora l’intesa”. Vedremo, anche perché la polemica sui temi della città (Brt, Scalo, mobilità sostenibile) da revisionare dovrà pure essere raccontata ai frusinati, al di là dei cocktail politico-amministrativi necessari per arrivare a fine mandato.
Inversione dei punti negata e bocciatura per la mozione Gaza
Quanto alla seduta consiliare è presto raccontata. La Lista per Frosinone non si risparmia la figuraccia di vedersi respingere dalla stessa maggioranza la richiesta di inversione dei punti all’ordine del giorno: mettere la variazione di bilancio prima della mozione di Anselmo Pizzutelli su Gaza. Il capogruppo della lista Mastrangeli (che non ha più niente a che fare con Mastrangeli), quindi, espone i contenuti della sua mozione ma si vede attaccato dallo stesso sindaco sull’uso della parola genocidio (“Se dovesse passare quel termine dovrebbero intervenire i caschi blu dell’Onu”, ma che diamine”). Come se nel mondo la gran parte dell’opinione pubblica non abbia preso atto che di azione genocidiaria si sia trattato, 70mila morti più tardi e con il sangue che scorre ancora quotidianamente. Pizzutelli tenta una inutile difesa del suo documento che verrà respinto da 13 no, 6 astenuti e 7 voti favorevoli.
Adesione al Meccatronico. Indagine Unicas per nuovi corsi
Quindi 19 favorevoli e 3 no all’adesione alla Fondazione “Istituto Tecnologico Superiore Meccatronico del Lazio” del Comune capoluogo in qualità di socio partecipante, con dibattito animato dall’ex sindaco Paolo Fanelli, sul lavoro da compiere per rafforzare la vocazione universitaria del capoluogo. Mastrangeli ha già ricordato il non poco che già esiste: il corso di Ingegneria Gestionale, quello in Banking and Finance, il nuovo corso in Scienze Agricole. Ha svelato anche che, insieme ad Unicas, il Comune sta seguendo una ricerca di mercato per orientare meglio ulteriori investimenti dell’Ateneo del Lazio meridionale. La direzione in cui si guarda è quella dei corsi in Biologia per forgiare professionisti richiesti da aziende farmaceutiche e del comparto chimico. Via libera all’unanimità dei presenti rimasti in aula per la variazione di bilancio illustrata dall’assessore Piacentini e per la modifica convenzione dei servizi sociali con relazione dell’assessora Turriziani.
Pizzutelli: cene sugli assessorati, dove sono i dibattiti sulla città?
Anselmo Pizzutelli ritiene che il mancato numero legale alla prima convocazione, nella sostanza, certifichi “che la maggioranza non c’è nonostante l’orario: non erano le 8 di mattina e quindi non c’era l’invito diretto alla seconda convocazione. Evidentemente doveva essere l’occasione per dimostrare la presenza del 17esimo, doveva rappresentare la prova di forza della maggioranza e non c’è stata. I 17 non c’erano ma forse ci sono davvero però mi chiedo a che prezzo. Chiaro che ormai ognuno vuole essere il 17esimo e vuole capitalizzare dal punto di vista politico l’essere il 17esimo. Questo sindaco è prigioniero dei gruppi politici a cui lui deve rispondere con scarsa libertà di azione. In tutti questi giochi di potere e di richieste – conclude Pizzutelli – gli interessi della città dove sono? La visione della città, lo sviluppo, le prospettive, le risposte ai problemi dove sono? Si passa più tempo a fare cene e incontri dove non si parla di parcheggi, tpl, pendolari, riqualificazione del Cosa, installare giochi per bambini ma di questo o quell’assessore, di fare un rimpasto, soppesare quel gruppo politico o quell’altro e di come redistribuire le poltrone”. Amen.