Rissa notturna tra adolescenti, spunta un ‘elettropungolo’ come difesa

Cassino - Due gruppi di giovani si sono fronteggiati tra viale Dante e via Tasso anche con l'utilizzo del micidiale oggetto che lancia scosse

Una rissa tra adolescenti che è sfociata in qualcosa di sconcertante: uno dei protagonisti di quello che di primo acchito poteva sembrare un banale alterco, ha impugnato un ‘elettropungolo’. Si tratta di un oggetto altamente pericoloso se non si usa con criterio e moderazione. È accaduto la scorsa notte, poco dopo le due, nella centralissima viale Dante, angolo via Tasso a Cassino. Qui, secondo la testimonianza di cui vive in zona, un gruppo di giovanissimi si sarebbe fronteggiato prima a parole, poi con le mani ed i piedi e infine con un’arma proibita, l’elettropungolo (nella foto gentilmente concessa da Tanfuk).

Ma di cosa parliamo? “Il pungolo elettrico viene usato per controllare il bestiame negli anni ’30. È stato anche utilizzato come strumento di tortura dalle dittature sudamericane – fonte Wikipedia -. È uno strumento molto semplice, che può funzionare sia con la corrente della rete elettrica sia con una batteria. È costituito da un manico isolato, avente sulla punta una coppia di elettrodi sui quali è presente la tensione; il contatto di questi sulla pelle dell’animale, provoca un leggero shock localizzato, sufficiente a farlo spostare nella direzione voluta”.

Chi ha compreso quanto stava accadendo nei pressi del tribunale civile ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. I giovanissimi, però, sono stati più celeri ed si sono dati alla fuga. La scena è stata immortalata dalle telecamere di video sorveglianza del Comune e non è escluso che si possa risalire al proprietario del pericoloso oggetto.

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Angela Nicoletti
Angela Nicoletti
Angela Nicoletti, giornalista professionista iscritta all’albo dal 1998 si occupa di cronaca e giudiziaria sia in provincia di Frosinone che a livello nazionale. Ha collaborato e collabora con le prestigiose testate: Il Mattino di Napoli e Il Tempo. Dal 2001 è la referente per il basso Lazio dell’agenzia giornalistica AGI. Le sue inchieste giornalistiche sono sfociate anche in delicate indagini della magistratura. Nel 2018 è stata insignita del premio letterario e giornalistico dedicato a Piersanti Mattarella con un reportage sui beni confiscati alla criminalità organizzata

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