Regionali, D’Amato: “Abbiamo in campo una coalizione competitiva. E vinceremo”

Frosinone - Alessio D'Amato ha fatto notare che dai sondaggi è lui il candidato che gode di una grande fiducia per la carica di presidente

“Abbiamo in campo una coalizione competitiva e noi il 12 febbraio andiamo a vincere”. Ne è convinto Alessio D’Amato, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio. Lo ha affermato nel corso della seduta della direzione provinciale del partito, svoltasi presso il ristorante Memmina a Frosinone. Ad accogliero, oltre al segretario provinciale Luca Fantini, alla presidente del partito Stefania Martini, il consigliere regionale Sara Battisti, il presidente del Consorzio Industriale Francesco De Angelis, e numerosi sostenitori.

D’Amato ha parlato delle prossime elezioni ma anche di quanto fatto finora nel campo della sanità: “Abbiamo dimostrato con la pandemia – ha detto – cosa sappiamo fare. Utilizzeremo tale metodo per continuare a governare la Regione”. Passando alla politica, ha fatto notare che dai sondaggi, da prendere ovviamente con il beneficio dell’inventario, è lui il candidato che gode di una grande fiducia, soprattutto nel Frusinate. “Forse perché i ciociari – ha rimarcato ancora una volta – sono contenti e hanno visto come ci siamo comportati con il Covid”.

Un passaggio lo ha riservato alle alleanze politiche, e in particolar modo ai Cinque Stelle. “In questa fase – ha sottolineato – il M5S sembra X Factor. Noi comunque non chiudiamo le porte a nessuno. Piuttosto sarebbe importante e coerente se ponessero fine a questa manfrina. Hanno due rappresentati nella giunta regionale e attaccano il Pd un giorno sì e l’altro pure. Allora sarebbe logico che gli assessori si dimettessero”. Quindi la stoccata simpatica al suo avversario politico: “L’unico Francesco Rocca che temo é Kawasaki che é stato un grande terzino della Roma”. Battute a parte, ha aggiunto: “Non rappresenta il nuovo, va rispettato ma noi lo batteremo. Sarà un confronto leale sui temi concreti che interessano i cittadini. A me interessa mettere al centro quelli del lavoro”.

Infine ha evidenziato che in campo ci saranno 6 liste di formazione politica e poi le liste di espressione civica. “Che presenteremo più avanti. Saranno in totale 8. Le liste legate ai partiti sono quella del Pd, del Terzo polo Azione-Italia viva, di Più Europa Demos, del Partito socialista italiano e la lista capitanata dai Verdi”.

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