Capodanno, tradizioni e curiosità della notte di San Silvestro

L'ultimo dell'anno porta con sé usi e costumi noti e meno conosciuti: vediamo quali sono e cosa significhino realmente

…3, 2, 1: si brinda! Allo scoccare della mezzanotte di oggi, 31 Dicembre, entreremo nel 2023 e lo faremo festeggiando, come ogni anno, rispettando le varie tradizioni del Capodanno. Modi di fare e usanze tramandati da generazione in generazione, alcuni anche un po’ bislacchi e di cui, magari, non ne conosciamo l’origine. Ciò che è certo è che nell’attesa notte di San Silvestro, tutti auspicano ad un rinnovamento positivo delle proprie sfere personali – dall’amore alla salute passando per il lavoro – e tanti dei ‘riti’ che pedissequamente ci accingiamo a ripetere sono davvero basati su volontà propiziatorie. Per cui, andiamo a scoprire qualche curiosità insieme sull’ultima festività dell’anno.

Finestra aperta prima della mezzanotte

Si tratta di un’usanza non certo popolare come l’intimo rosso o le bollicine della mezzanotte in punto, ma è comunque diffusa in diverse regioni d’Italia e ha origini arcaiche. Spalancare gli infissi di una stanza buia tassativamente prima dello scoccare delle 00.00 permetterebbe di scacciare gli spiriti maligni e le energie negative presenti in casa. Un rituale scaramantico che avrebbe lo scopo di purificare l’aria per creare il giusto equilibrio con cui mettere il primo piede nel nuovo anno…

Accendere una candela

Altra consuetudine poco nota ma egualmente praticata in diverse regione e proveniente dal mondo del ‘mistico e delle superstizioni’. Accendere una candela poco prima della mezzanotte e lasciarla consumare si configurerebbe come una sorta di passaggio di testimone dal vecchio al nuovo anno. D’altronde il fuoco è da sempre una potente metafora di purificazione, un agente che brucia la sfortuna per fare spazio alla positività. Accendendo una candela verde si spera di implementare il proprio patrimonio, mentre accendendone una bianca e rossa, si cerca di trovare l’amore.

Lancio di oggetti vecchi

Tra le usanze meno note c’è anche quella di lanciare oggetti vecchi, come per sbarazzarsi di un passato opprimente e inutile per guardare con fiducia al rinnovamento portato dal nuovo anno. Buttare ciò che ci ha fatto soffrire e il ‘brutto’ per fare spazio al nuovo e al ‘bello’.

Tradizioni note: dal rosso alle lenticchie, ecco i portafortuna per eccellenza

Peperoncino e melagrana sono frutti rossi e definiti veri e propri portafortuna per questa particolare giornata. Ad avere un forte significato di prosperità e fertilità è il loro colore, il rosso. Proprio per questo, durante il veglione di fine anno, tradizione vuole che si indossi qualcosa di tale tinta, generalmente l’intimo. Una tradizione, questa, tra le più note e che spesso coinvolge persino i più scettici. Un po’ sulla scorta delle lenticchie consumate a mezzanotte, generalmente con cotechino o zampone. I legumi simboleggiano il denaro per la loro forma di piccole monete, mentre la carne di maiale, grassa e saporita, propizierebbe l’abbondanza. Perfino i fuochi d’artificio, usanza perpetrata ovunque in Italia, derivano da radici che affondano nel passato. Usati nel XIII secolo per celebrare le vittorie militari, sono stati sempre associati all’estirpazione degli spiriti maligni, grazie al forte rumore che li spaventerebbe scacciandoli. Tale rumore è definito col classico ‘botto’, lo stesso che deve fare lo spumante mentre lo si stappa, altrimenti non poterà la fortuna sperata!

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day, e presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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