Il patrimonio edilizio italiano è obsoleto: 6 immobili su 10 nelle peggiori classi

Il 62% del patrimonio abitativo e il 38% di quello per altri usi si trova nelle classi energetiche più basse, F o G, spiegano gli analisti

In Italia 6 immobili su 10 sono obsoleti. Nel parco edilizio del nostro Paese – composto per il 92% da edifici residenziali e per il restante 8% da immobili destinati ad altri usi – la maggior parte delle proprietà sono vetuste e potrebbero trarre un grande beneficio dalle ristrutturazioni. A fare il punto della situazione è la Silvi Costruzioni Edili, che tra i clienti, oltre a committenti pubblici ed istituzionali, annovera importanti Fondi Immobiliari per i quali ha realizzato ‘strip out’ e ristrutturazioni globali di particolare importanza, come quella del Centro Direzionale Agip di Roma in Via Laurentina/Via del Serafico.

“Il 62% del patrimonio abitativo e il 38% di quello destinato ad altri usi si trova infatti nelle classi energetiche più basse, ‘F’ o ‘G’” spiegano gli analisti di Silvi Costruzioni Edili (www.silvicostruzioniedili.it), azienda dal 1970 leader a Roma e nel Lazio nella progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di fabbricati, includendo immobili sottoposti a tutela delle Belle Arti. L’edilizia rappresenta a livello europeo una quota molto importante delle emissioni di CO2 (36%) e dei consumi (40%).

“Eppure in Italia nell’ambito dell’edilizia vi è una scarsa attenzione per l’efficientamento: il tasso annuo di ristrutturazione profonda in Italia è di appena lo 0,9%, una percentuale che consente comunque di ridurre i consumi in una forbice di valori compresi tra i 4,2 e i 5,8 TWh all’anno” sottolinea Gianni Silvi, CEO di Silvi Costruzioni Edili.

In altri termini, con l’attuale percentuale di ristrutturazione profonda, le “emissioni edilizie” si riducono in una forbice di valori compresi tra 0,85 e 1,17 MtonCO2. A questi risultati si devono poi sommare le stime relative alle nuove costruzioni in fase progettuale o di realizzazione.

“Al 2030 gli edifici in classe energetica ‘A’ saranno quasi il triplo rispetto ad oggi, passando dal 5% al 14%, con una riduzione dei consumi compresa tra il 6,5% e l’8,5% kWh/mq, passando quindi dagli attuali 611 TWh ad una forbice che andrà da 665 a 680” puntualizza Silvia Silvi, general manager della Silvi Costruzioni.

Risparmi energetici e tagli di emissioni che tuttavia non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi europei di -55% emissioni a fine decennio. “Per raggiungere questo livello, il tasso di ristrutturazione profonda dovrebbe aumentare del 50%, passando dall’attuale 0,9% all’1,4%” conclude Silvia Silvi.

Fonte www.dire.it

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Ricostruita la vita di un neonato della preistoria: ecco cosa dice la ricerca

Da un piccolo dentino i ricercatori sono riusciti a ricostruire la vita di un bebè della preistoria, scoprendo che era morto a 17 mesi

Dal 2026 stipendi trasparenti: in Europa si potranno conoscere le buste paga dei colleghi

L'opacità salariale, che rende difficile sapere quanto vengano retribuiti i colleghi con pari mansioni, è tra le cause del salary gap

Ferentino – Apre il nuovo parcheggio della stazione, 70 posti gratuiti e videosorvegliati

L'apertura del nuovo parcheggio rappresenta un ulteriore passo avanti verso una mobilità sostenibile, sicura e a misura di cittadino

Sanità, case di comunità di Ceprano e Anagni: avanti tutta. Sopralluoghi del Dg Asl Cavaliere

Il direttore generale della Asl, Arturo Cavaliere, ha visitato i cantieri delle case di comunità di Ceprano e Anagni

Lotta agli incendi boschivi: nel Lazio 4mila volontari, 700 mezzi e una nuova flotta di elicotteri

I numeri della Campagna estiva Antincendi Boschivi (AIB) della Regione Lazio presentata in conferenza stampa

Arriva il dispositivo alcolock: cosa è, come funziona e per chi è obbligatorio

Il dispositivo impedisce di mettere in moto il veicolo a chi ha bevuto troppo: chi è già stato sanzionato dovrà installarlo per forza
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -