Alatri – Scontro sull’ospedale, per la minoranza il sindaco Cianfrocca non dice la verità

A muovere critiche sono Matteo Recchia, Fabio Di Fabio, Enrico Pavia, Anna Rita Pelorossi e Nazzareno Costantini

La questione dell’ospedale ‘San Benedetto di Alatri continua a tenere banco. Cinque consiglieri di minoranza ritengono che il sindaco Cianfrocca non dica la verità. E per questo, a loro avviso, ciò che dice non ha alcuna credibilità. A muovere critiche sono Matteo Recchia, Fabio Di Fabio, Enrico Pavia, Anna Rita Pelorossi, Nazzareno Costantini.

Non è vero – evidenziano – che il consiglio comunale aperto sull’Ospedale l’ha convocato la maggioranza: si è svolto solo per iniziativa dei consiglieri di minoranza, cosi come quella di mercoledì è stata una manifestazione organizzata dal comitato per la salvaguardia del San Benedetto. Non è vero – aggiungono – che i consiglieri di minoranza hanno snobbato l’incontro con i giovani sul questionario loro somministrato: a quell’incontro, noi consiglieri di minoranza, semplicemente non siamo stati invitati”.

“Tanto ci tiene il sindaco a rendere partecipe la minoranza – fanno notare – che non riesce a chiedere al suo staff di mandare una mail a sei indirizzi di posta elettronica (la minoranza è sempre presente con almeno tre componenti su sei alla commissione sicurezza fortemente voluta per analizzare le problematiche giovanili, sempre dalla minoranza).

Entra sul personale e parla di ripulirsi la coscienza… a noi? Bene ci starebbe con il discorso di un’altra sua ‘famosa’ pec. Ma, si sa, sulle PEC, Mail e comunicazioni per ripulirsi la coscienza non siamo noi i maestri. E se cosi stanno le cose, su due fatti che il sindaco ha addirittura portato (sconsideratamente) come ‘esempi’, a fondamento della sua rabbiosa reazione, perché i cittadini dovrebbero credere alle altre cose che va dicendo sull’Ospedale?”.

È arrivato a contestare anche i comunicati congiunti della minoranza che marcia unita dall’inizio della consiliatura; forse è “invidioso” perché la sua maggioranza, dalla prima votazione, ha perso due consiglieri? E senza considerare il progressivo e veloce allontanamento dei ‘fraterni’ sostenitori delle liste associate alla sua candidatura, e la ‘violenza politica’ con cui il sindaco ha imposto il cambio di nome ad una lista eletta in consiglio senza nessun rispetto di chi, in quella lista, si fosse candidato con determinate prospettive”.

“Tornando all’ospedale, dietro la sua scomposta reazione, il sindaco sta solo nascondendo la sua sostanziale e imbarazzante indifferenza alle problematiche e la sua totale incapacità di difendere il San Benedetto. Sabato sera il sindaco e nessuno della maggioranza si sono fatti vedere all’incontro del Comitato San Benedetto con i cittadini avvenuto nella contrada della Fiura, all’interno della chiesa parrocchiale. I presupposti per poter pontificare sono sempre meno. Ai posteri l’ardua sentenza”. Concludono gli esponenti della minoranza.

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