Frosinone-Napoli, Di Francesco: “Partita che serve da insegnamento”

Serie A - Le parole del mister giallazzurro in conferenza stampa dopo il match terminato in favore degli ospiti

Serie A – Il primo a presentarsi nell’affollatissima sala stampa è il tecnico del Frosinone, Eusebio Di Francesco.

Mister buonasera, complimenti per il coraggio ma un paio di cose non mi sono chiare: in primo luogo perché abbiamo appoggiato tutto il gioco sulla destra, dalla parte di Baez ignorando quasi del tutto la parte sinistra e poi perché abbiamo concesso al Napoli la possibilità di attaccare sempre con l’uno contro uno?

“Grazie della domanda ma non credo che abbiamo giocato solo a destra. Credo invece che chi ha giocato da quella parte ha fatto un’ottima gara, nel senso che sono stati creati diversi pericoli e un’occasione sul 2-1 per pareggiarla. Ma si vedeva chiaramente il gap tecnico, giochiamo contro i campioni d’Italia con una squadra in costruzione e che ha fatto giocare davanti un ragazzo che veniva dalla C tedesca. Ricordiamoci anche del coraggio che c’abbiamo messo. E se mi fate i complimenti proprio per il coraggio, si lega tutto, anche nel cercare il duello uno contro uno. Se devo andare a guardare qualche errore sui gol che abbiamo preso, forse ci sono e ci saranno ancora ma li ha fatti anche il Napoli che hai dei grandi campioni. Il coraggio è anche andare a cercare questo atteggiamento in certe partite e poi ovviamente non penso che ci fossimo messi attaccati sotto la traversa, saremmo riusciti a fare un risultato diverso. Perlomeno io non la penso come mi dice lei”.

È il Frosinone che aveva preparato in settimana?

“Debbo dire anche dai dati che abbiamo fatto un buon palleggio a livello generale, nel finale anche fine a se stesso. Dovevamo forse essere più verticali in certi momenti in base a quello che avevamo preparato. Abbiamo preso il gol del pari perché eravamo un po’ piatti. Certi episodi possono determinare il risultato. Io sono soddisfatto comunque specialmente fino all’1-2, in certi momenti però dobbiamo essere più bravi dal punto di vista tattico”.

Qualche settimana fa il presidente disse che vedremo il Frosinone dal 15 settembre in poi. Lei immagina una crescita già dalla gara con l’Atalanta?

“Me lo auguro attraverso quello che abbiamo fatto oggi, le tante cose positive che abbiamo fatto oggi. Gli errori dobbiamo cercare di limarli. Il fatto di cercare l’uno contro uno non significa non darsi delle coperture e cercare di difendere meglio. Lo abbiamo fatto ma poi quando vedi Zielinski che ti sposta il pallone da destra a sinistra con una qualità impressionante, pensi che sia stato un peccato che non sia andato in Arabia. Scherzi a parte, hanno dei giocatori con qualità incredibile, se concedi loro il minimo spazio non ti perdonano. Ma se li affronti da perdente, credo che non sia il nostro obiettivo che è quello di andarsela a giocare. Poi se sono più bravi, complimenti”.

Quello che si è visto oggi, è l’impronta che ha voluto dare al gruppo: giocare con umiltà spensieratezza. 

“Sì, questa è la mentalità. Ma non dobbiamo essere leziosi. Se tu palleggi per superare una linea di campo, poi devi andare a verticalizzare. E’ chiaro che devono arrivare giocatori con determinate caratteristiche che ci permetteranno di essere più incisivi in determinate zone di campo”.

Si poteva fare meglio? La soddisfa il risultato?

“Il risultato non può soddisfarmi. Posso parlare di prestazione. E comunque si può fare sempre meglio. Ricordiamoci il livello delle due squadre. Tutti possono fare meglio, anche i giornalisti quando fanno le domande. Per me questa partita sarà di grande insegnamento. Io nella mia carriera ho fatto degli alti e dei bassi però si torna sempre a pensarci ed a migliorare l’approccio. Però vediamo anche le tante cose buone che abbiamo messo in campo”.

Nel primo tempo avete tenuto testa al Napoli che le ha lasciato spazio in mezzo al campo, cosa che non è avvenuto nella ripresa con l’ingresso di Anguissa. Lei è rimasto un po’ sorpreso da questo cambio? Sull’1-1 era meglio contenere?

“Veramente il primo tempo si è chiuso sull’1-2. Siamo stati in partita, abbiamo commesso delle ingenuità ma fa parte del percorso di crescita. Nel Napoli possono sempre entrare giocatori forti, al di là di chi sia entrato in questa occasione. Il Napoli si è ancora rafforzato nella mentalità, è una grande squadra che ha mantenuto una identità forte. Nel primo tempo ho cercato anche di spostare Caso un po’ più interno ma le caratteristiche dei nostri giocatori non mi permettono di fare tantissimi cambi”.

La sua valutazione di Kvernadze per quel poco che ha giocato?

“Ha giocato tanto per me, per quella che è la sua esperienza. Deve imparare a capire che deve giocare di squadra. E deve migliorare. E’ entrato bene e poi si è intestardito. Ha delle grosse potenzialità ma deve crescere”.

Sulla traversa di Baez ha pensato che la gara potesse rimettersi in carreggiata?

“Io la prima cosa che ho detto tra il primo e secondo tempo era di restare in partita. E lo abbiamo anche fatto, grazie ad un baricentro un po’ più medio per cercare di stare dentro la partita. Loro è vero che avevano il pallino del gioco ma non avevano creato tantissimo. Peccato, ci credevo. Sapevo che l’occasione l’avremmo creata”.

I suoi ragazzi hanno preso consapevolezza di aver fatto una bella partita?

“Sì, ho fatto i complimenti ma non si devono accontentare”.

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