Frosinone, il bilancio di Angelozzi sul mercato: “Le idee sono più importanti del portafoglio”

Serie A - La conferenza del ds giallazzurro: "La salvezza è l'obiettivo da raggiungere tutti insieme: club, città e addetti ai lavori"

Serie A – È il giorno del direttore sportivo del Frosinone, Guido Angelozzi. Nella sala conferenze della ‘Psc Arena’ ha incontrato la stampa per tracciare il bilancio di questo calciomercato estivo. I dati parlano chiaro: sono stati presi 20 giocatori, ceduti 23. La media dell’età è tra le più basse in serie A: 24,9 anni. Il Frosinone, nel match contro l’Udinese, ha mandato in campo contemporaneamente dal 1′ cinque giocatori nati dopo l’1 gennaio 2001 (Turati, Oyono, Monterisi, Barrenechea e Soulé). Ha dunque schierato la formazione più giovane della categoria al pari del Lecce, con una media di 24,2 anni.

Le parole di Guido Angelozzi

“Grazie di cuore innanzitutto al presidente ma anche grazie a tutti coloro che lavorano al mio fianco, a partire da Piero Doronzo. Grazie di cuore perché da solo non potrei fare tutto questo. Il Frosinone ha un’organizzazione di grandissimo livello”, così esordisce il diesse giallazzurro. Poi, si tirano le somme sul mercato.

“L’operazione più importante è stata quella di Boloca – prosegue Angelozzi -. Due mesi fa eravamo tutti pessimisti. Per iniziare il percorso di calciomercato ci siamo dovuti privare di un profilo importante come quello di Daniel Boloca. Grazie a questa plusvalenza e all’operazione abbiamo iniziato a lavorare con il Sassuolo e abbiamo preso Marchizza e Harroui, nonché abbiamo definito il ritorno di Turati. Il successivo dialogo con la Juventus, invece, non è stato facile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Abbiamo preso due nazionali argentini e un giovane che prima che si facesse male era considerato un fenomeno. Barrenechea stesso ci ha dato una mano a convincere Soulé e Kaio Jorge. Siamo felici che società come la Juve, il Bayern Monaco e l’Atalanta ci diano fiducia”.

A proposito del mancato approdo di un altro centrale, il manager spiega: “Sinceramente anche se fosse arrivato un altro difensore non sarei stato soddisfatto al 100% perché c’è sempre qualcosa da fare. Non siamo riusciti a prendere Ferrari che conosco da tanto, ma il Sassuolo lo ha tolto dal mercato. Attualmente c’è Kalaj infortunato e non sappiamo quando tornerà in campo. Non è stato possibile prendere un altro difensore. Ero convinto di prelevare un georgiano, Sazonov, ma il Torino, al penultimo giorno di mercato, ce lo ha sottratto. Gli siamo stati dietro, avevamo una somma consona grazie a Stirpe, ma purtroppo il Toro ce lo ha soffiato. Anche con Katic avevamo chiuso ma ci sono stati disguidi con la società e allora ho voluto desistere. L’accordo è stato cambiato più volte e non sto a questo genere di operazioni. L’unico rammarico è questo. La rosa è eclettica e ci sapremo aggiustare. Abbiamo anche il giovane Lusuardi, è giovane ma di prospettiva. Se tra gli svincolati trovassimo una situazione soddisfacente comunque non ci tireremo indietro“.

“Mi aspetto che quest’anno si lavori tutti insieme, squadra, società, città, addetti ai lavori – continua il ds -. La salvezza possiamo raggiungerla solo tutti insieme, sarebbe un sogno da vivere di concerto con tutti gli attori di questa piazza. Spero in una rivincita del nostro mister, Eusebio Di Francesco. Siamo tutti sotto esame per raggiungere lo scopo unanime. Una delle soddisfazioni più belle che ci siamo presi è con Gelli, arrivato lo scorso anno quando era fuori rosa con l’Abinoleffe e che sta dimostrando il suo valore e se ne parla in tutta Italia.

Di Francesco lo conosco bene. È stato mio giocatore e mio allenatore. Per quello che ha fatto nella sua carriera di allenatore, lui possiamo considerarlo fuori quota, un lusso. È un uomo di valore. Per quanto riguarda Monterisi, grazie ai rapporti con Corvino padre e figlio, siamo riusciti a farcelo ridare dal Lecce. Un giovane duttile che da terzino ora sta giocando come centrale. Ce l’hanno quasi regalato ma abbiamo il 50% sulla sua futura rivendita.

Per Caso sono arrivate diverse offerte dalla B all’inizio del mercato, poi niente che ci abbia fatto pensare alla cessione. Per abbassare il monte ingaggi ho dovuto ‘regalare’ due giocatori come Ricci e Insigne, ma purtroppo anche senza incassare soldi dovevamo toglierci questa criticità. Poi con Boloca siamo riusciti ad andare avanti nel mercato. C’è stato qualche giocatore che non è voluto andare via come Bidaoui. Borrelli, invece, ha chiesto di andare in qualche piazza dove poter giocare e crescere. Szyminski lo abbiamo lasciato andare perché volevamo difensori diversi. Tanta richiesta per Oyono ma non abbiamo voluto cederlo.

La salvezza è dura, tutte le squadre si sono rinforzate. Basta vedere la campagna del Genoa, per esempio, o quella dell’Empoli. Ho fiducia nel tecnico e so che abbiamo giovani futuribili che devono capire la categoria. Con Bourabia abbiamo messo un pezzo di esperienza in categoria, come Okoli. Ogni partita sarà una guerra. Con il lavoro e la compattezza ce la giochiamo. Per me sono importanti le idee più che il portafoglio. A me piace decidere, con o senza soldi. Faccio ciò che penso.

Ci arrivano tante segnalazioni al gruppo scout, così è successo per Reinier. Ero a pranzo con Ariedo Braida e gli ho chiesto informazioni. Abbiamo chiamato Carlo Ancelotti e ce ne ha parlato benissimo. Il procuratore del calciatore è lo stesso di Kaio Jorge e grazie anche alla sua intercessione abbiamo chiuso. Una cosa nata dal nulla ma che si è concretizzata grazie anche alla reputazione stessa della società giallazzurra. Ibrahimovic è un 2005 nazionale tedesca under 19 e sarà aggregato alla prima squadra.

Consolidarci come una piccola realtà di serie A è tra i desideri del presidente – evidenzia ancora Angelozzi -. Ma il percorso non è per niente semplice. Io lo spero. Sassuolo anche è una realtà piccola, ma è un territorio molto ricco. Ci sono tante aziende, una realtà economica che Frosinone non ha. Ci avviciniamo più ad un Empoli, piuttosto che al Sassuolo o all’Atalanta.

La trattativa che mi ha fatto esaltare è stata quella di Okoli. Ho bluffato con l’Atalanta dicendo che non lo volevamo più, ma in realtà avevamo la maglia pronta ed era un mese che ci stavamo dietro. Questo fino a quando ci chiamano per darci invece l’ok, abbiamo avuto ancora qualche inghippo con l’arrivo di tutta la documentazione ma poi ce l’abbiamo fatta. Adesso viene il difficile, ossia amalgamare la squadra”, conclude il direttore del Leone.

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day, e presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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