Arpino – La Casa della Salute, un proposito ancora in bilico tra burocrazia ed approssimazione. L’ultima volta che si è discusso il progetto della Casa di Comunità Spoke presso la città di Arpino è stato ad inizio maggio scorso, poco prima della tornata amministrativa, in un incontro tra l’allora sindaco avv. Renato Rea e l’allora direttore generale della ASL di Frosinone arch. Angelo Aliquò. Una realizzazione prevista grazie ai fondi del PNRR, i cui lavori sarebbero dovuti iniziare a luglio 2023, così come da comunicazione ufficiale.
Tra i principali interventi, la riorganizzazione degli spazi esistenti della struttura in via Vittoria Colonna per adeguare i locali da destinare all’area CUP, all’area PUA, all’area ambulatoriale per le cure primarie e per l’Assistenza di Prossimità; gli ambulatori specialistici verranno allocati nel piano seminterrato. Il progetto, infatti, prevede che la Casa di Comunità di Arpino venga suddivisa in quattro macro-aree omogenee: l’area specialistica, che ospita tutti i servizi di natura sanitaria quali servizi di diagnosi e cura, con la presenza di diagnostica di base; l’area prelievi; i servizi ambulatoriali; i servizi specialistici.
Nella stessa sede si era discussa la sperimentazione della prima stanza di telemedicina, inserita nel progetto “Borgo Sano”, grazie alla sinergia tra ASL, Comune di Arpino ed AIPES. L’obiettivo che l’iniziativa “Borgo Sano” si proponeva era quello di «garantire ai fruitori, soprattutto a persone in condizione di fragilità, il miglior standard di benessere psico-fisico, superando gli ostacoli all’utilizzo degli strumenti di telemedicina e salute e cure digitali». Non sappiamo, allo stato attuale, se il progetto “Borgo Sano” esista ancora.
I cittadini pretendono delle risposte: le strutture sanitarie “minori” si stanno affermando ovunque meno che nella città di Arpino, dove anche la propaganda è andata in fumo. Sembrerebbe che progetti così importanti per la comunità, che riguardano la salute delle persone ed i servizi a loro destinati, non trovino concretezza, finiscano nel dimenticatoio. La Casa della Salute è una risorsa considerevole, per tutto il territorio, non una réclame da campagna elettorale: l’azione amministrativa deve necessariamente rimettere al centro le esigenze della popolazione. * Di Sara Pacitto.