Protagonista dell’episodio un ciclista originario di Sora, il quale si trovava a sgambare ben lontano dalla cittadina volsca: l’atleta ignaro è passato con il semaforo rosso, sorpassando sulla destra gli altri veicoli in fila. Poco più in là dell’intersezione una pattuglia espletava servizio di controllo della circolazione stradale mirato alla prevenzione ed al contrasto delle violazioni al Codice della Strada. Gli agenti hanno visto lo sportivo percorrere la strada sul lato destro della corsia, superare i mezzi fermi in attesa che scattasse il verde e quindi attraversare l’incrocio quando il semaforo era ancora rosso, schivando le vetture che in quel momento transitavano regolarmente sulla via perpendicolare. Dopo aver intimato l’alt al ciclista, gli agenti gli hanno contestato l’infrazione con relativa sanzione pari a 167euro. Ricordiamo che per i ciclisti non è prevista la decurtazione dei punti sulla patente poiché per guidare una bici non è necessario alcun attestato.
Multa insensata? Agenti esageratamente pignoli? No, è il caso di un ciclista indisciplinato che non ha rispettato quanto previsto: la pattuglia ha sanzionato un’infrazione pericolosa, che ha messo a rischio l’incolumità dello stesso velocipedista e quella degli altri conducenti. Le regole del Codice della Strada valgono per tutti gli utenti, anche per i ciclisti. Le recenti modifiche all’Articolo 8 del Decreto Legislativo numero 285 relativo alla circolazione dei velocipedi ha introdotto alcune novità che interessano esclusivamente i ciclisti. Ricordiamo infine che ad inizio agosto il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea 2021/2118 recante modifica della direttiva 2009/103/CE concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli ed il controllo dell’obbligo di assicurare tale responsabilità: se passerà definitivamente, il decreto legislativo proposto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso estenderà l’obbligo di RC a biciclette elettriche e monopattini elettrici.
Il Parlamento dovrà poi valutare una norma che disciplini l’assicurazione per le bici senza motore: legittimo pensare che le modifiche al Codice della Strada intenderanno estendere l’obbligatorietà della responsabilità civile anche ai velocipedi, con tariffe ovviamente adeguate alla garanzia del risarcimento dei danni. L’obiettivo delle riforme annunciate già da diverso tempo mette la sicurezza al primo posto.