‘Islamica di m***a’, sale la tensione per la Moschea di Frosinone: la violenza contro Imane Jalmous

Al centro di violenze via social Imane Jalmous. Intanto arriva la soliderità di Stefania Martini e Sara Battisti

Sale la tensione per la realizzazione della Moschea di Frosinone. Tanto da arrivare alle minacce e agli insulti. Al centro di violenze via social Imane Jalmous, esponente del Partito democratico

Su Instagram,  – ha raccontato –  attraverso un profilo chiaramente falso, mi hanno scritto ‘Islamica di m***a, tanto a Frosinone la Moschea non si farà’. La cosa che mi rattrista di più – ha proseguito – è vedere che ancora oggi c’è una cattiveria del genere verso gli altri. Non esistono cittadini di Serie A e Serie B”. La donna ha annunciato che sporgerà denuncia per risalire all’autore.

Arriva la solidarietà da parte degli esponenti del suo partito

“Il circolo del PD di Frosinone esprime piena solidarietà alla dottoressa Imane Jamous per le vigliacche minacce e l’inaudita violenza subita in queste ore per la sua giusta e condivisa posizione politica sulla libertà di culto”. Ha affermato Stefania Martini presidente provinciale del Pd. Il partito democratico nella sua interezza condivide pienamente la posizione espressa dalla dottoressa Jalmous e condanna quanti l’hanno minacciata. Alle forze politiche di destra che in queste ore riaprono una “crociata” contro la realizzazione della moschea ricordiamo che la libertà  di culto è garantita dalla Costituzione. Alla neo amministrazione ed al Sindaco Mastrangeli ribadiamo che saremo vigili affinché l’iter sia portato a termine e contrasteremo ogni bieco e subdolo tentativo di ostacolare o strumentalizzare l’iter di realizzazione della moschea”.

Mentre Sara Battisti ha evidenziato che si tratta di: “Un episodio gravissimo quello accaduto a Imane Jalmous, giovane esponente del Partito democratico e candidata alle ultime elezioni del capoluogo, vittima di insulti a sfondo razziale dopo alcune dichiarazioni sulla moschea di Frosinone. Minacce indecenti, sulle quali spero gli organi competenti facciamo presto chiarezza. A Imane il mio accorato invito ad andare avanti”. “L’integrazione – ha spiegato– è un elemento di crescita di tutta la città e su questo tema l’amministrazione comunale di Frosinone è, purtroppo, ideologicamente spinta a fare scelte che non aiutano questo processo. Il mio augurio è che vengano date risposte certe, perché come ha ricordato Imane il dialogo interreligioso è assolutamente fondamentale. L’odio, di contro, si insinua con maggior vigore proprio laddove le istituzioni non danno messaggi positivi legati ai valori di solidarietà, fratellanza e – ha concluso – rispetto dei ogni persona”. Prima di loro era intervenuto anche Luca Fantini, segretario provinciale dei Dem.

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