Frosinone – “Ronnie doveva fare la guardia, in giardino, e non fare avvicinare intrusi. Lui ha preso molto sul serio questo compito, ma evidentemente non è bastato a metterlo al riparo dall’abbandono. Prima la strada, poi il canile. Ronnie si è adattato bene a vivere nel box con altri cani, lui è ovviamente il boss, ma non ha problemi anche con altri maschi. Con le persone non è aggressivo, anzi cerca il contatto e ha tentato in tutti i modi di impedirci di uscire dal box per tenerci con lui a fargli compagnia. Ma è un ragazzaccio senza troppa educazione, e per questo cerchiamo per lui una buona adozione con persone esperte che sappiano insegnargli le giuste regole, meglio se con l’aiuto di una figura professionale esperta. Preferibile casa con giardino, magari con una bella femminuccia di taglia adeguata che possa insegnargli come ottenere le coccole con…dolcezza!”, è quanto scrivono le volontarie dell’associazione Acl-Odv.



Ronnie è un simil lupacchiotto Pastore Tedesco nato nel 2014 di taglia media, sui 22 kg. Nel 2018, a 4 anni, è finito in canile. Quando è arrivato era un bellissimo lupacchiotto giovane, ora ha 10 anni, è invecchiato trascorrendo ogni giorno rinchiuso in un box senza mai uscire, una scatola con mura alte ai lati e solo sbarre di ferro davanti. Freddo, caldo, solitudine i suoi soli compagni. “Qui i volontari non ci sono, noi veniamo ogni due mesi solo per distribuire carezze e aiutarli a sperare ancora”, continuano dall’associazione.



“Ronnie convive tranquillamente con maschi e femmine, e con le persone è molto buono, cerca il contatto, ci lecca le mani, è affettuoso e coccolone, quando entriamo nel suo box ci fa le feste e si struscia contro le nostre gambe per chiedere una carezza. Quando poi dobbiamo uscire e lui capisce che stiamo andandocene si dispera, piange, e rimane con il muso dall’espressione triste e sconsolata fra le sbarre, a fissarci. Ronnie ci chiede in ogni modo di non uscire dal box, di restare ancora un poco per tenergli compagnia. Più del freddo e del caldo, qui uccide la solitudine. E l’assenza di movimento. Da quasi 7 anni Ronnie non posa le sue zampe sull’erba, non vede un prato. Il mondo si è ristretto a pochi metri quadri di cemento sempre uguali, ogni giorno. Nessuno ha mai chiamato per lui e adesso è anziano, era un bel cane quando è entrato ma dalle foto si vede che è molto invecchiato. È sfinito da questa detenzione disumana. Era un lupetto nato per i prati, per la libertà, per essere il compagno intelligente e fedele di un essere umano. Lui aspetta ancora, mette il muso fuori dalle sbarre per cercare di raggiungerci quando andiamo via. Ma non può. Solo noi possiamo liberarlo. Perché non muoia qui dentro, prigioniero e in solitudine, con gli occhi spenti e la tristezza che pesa come un macigno sul suo cuore. Ronnie è vaccinato, microchippato, sterilizzato. Si trova in un canile privato convenzionato in provincia di Frosinone, è adottabile in tutto il Centro e Nord, con visita preaffido, moduli adozione, disponibilità a mantenere i contatti ed al postaffido”, si conclude così l’ennesimo racconto di abbandono e disperazione. Un racconto che spera di terminare con un lieto fine e un’adozione del cuore.



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