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Al via il “Festival economia della cultura”, motore di sviluppo e crescita sociale per i territori – VIDEO

La cultura, in tutte le sue forme, è un mezzo di accrescimento, una "macchina" economica considerevole. Ieri l'avvio della manifestazione

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Al via la seconda edizione del “Festival dell’Economia della Cultura”, un’iniziativa che pone al centro il ruolo strategico della produzione culturale e creativa quale motore di crescita economica e sociale per i territori. Il Festival, in programma da ieri al 23 novembre a Viterbo, è promosso dalla Regione Lazio e realizzato da Lazio Innova in collaborazione con Medioera, con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di Viterbo e dell’Università degli Studi della Tuscia. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “Potenziamento Rete Spazio Attivo”, finanziato dal PR Lazio FESR 2021/2027 – Obiettivo 1.3: sostenere la crescita, la competitività e l’occupazione nelle PMI.

Gli eventi si svolgeranno presso il Palazzo dei Priori, in un confronto aperto sullo stato dell’arte dell’economia della cultura, con un ricco calendario di incontri, dibattiti e confronti tra amministratori, sovrintendenti, imprese, università, operatori culturali e professionisti della comunicazione, per riflettere sulle strategie e le prospettive dell’economia del settore.

L’avvio della manifestazione

La giornata di ieri è stata dedicata alla riflessione sull’economia della cultura, con Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, alla luce della recente esperienza italiana all’Expo di Osaka, con la presentazione di studi e analisi sul settore da parte del prof. Ruggieri dell’Università della Tuscia. A seguire, la lectio magistralis della scrittrice Melania Mazzucco e poi un confronto sul mercato editoriale con giornalisti ed esperti del settore a cura dell’AIE, Associazione Italiana Editori. In chiusura, spazio alle idee progettuali elaborate nel Laboratorio di Coprogettazione a sostegno di “Viterbo Capitale Europea della Cultura 2033” e alle idee innovative degli studenti dell’Università della Tuscia con l’hackathon “TusciaCultura”. Questo primo giorno è terminato con un aperitivo e la proiezione del film “It’s a Sad and Beautiful World” di Cyril Aris Libano, vincitore del premio speciale della giuria alla trentunesima edizione del MedFilm Festival. Ha introdotto Ginella Vocca, fondatore e direttore artistico del MedFilm Festival.

Il programma

Il secondo giorno, oggi, sabato 22 novembre, sarà incentrato sull’industria cinematografica italiana, con un intervento a cura di ANICA e coordinato da Stefano Salis del Sole 24 Ore. Parteciperanno, tra gli altri, l’amministratore delegato di Medusa Film, Giampaolo Letta; l’amministratore unico di Cinecittà, Manuela Cacciamani; il presidente di ANICA, Alessandro Usai, e con i contributi di esperti e operatori del settore cinematografico. A seguire, l’Innovazione culturale e creativa in europa: CR.EU – il metacluster europeo a guida italiana”. Intervista ad Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo e a Sergio Calò, direttore Venetian Cluster e Coordinatore Metacluster Cr. Eu Creativity Europe. Focus su “L’Aquila Capitale Europea della Cultura 2026”.

Nel pomeriggio, il dibattito sugli spazi della cultura tra arte ed economia con il direttore della Galleria degli Uffizi, Simone Verde, con i rappresentanti delle istituzioni e dei luoghi della cultura in Italia e all’estero, si soffermerà sul valore della cultura per la crescita dei territori il panel è coordinato da Daniele Pitteri, sovrintendente Fondazione INDA. Spazio poi alla Cultura come strumento di sviluppo della Tuscia che sarà al centro del dibattito a cui parteciperanno Mauro Rotelli, Daniele Sabatini e Tiziana Laureti, rettrice dell’Università degli Studi della Tuscia. In conclusione, la lectio magistralis del prof. Alessandro Campi, e l’intervento di Sandro Pappalardo, presidente di ITA Airways La giornata termina alle ore 21.00 con “La Ricotta”, un omaggio a Pier Paolo Pasolini. Introduce Giacomo Nencioni, professore associato di Cinema – Università degli Stranieri di Perugia.

La giornata conclusiva, domenica 23, offrirà un focus sul sostegno delle aziende alle politiche culturali e si chiuderà con una riflessione del sociologo e giornalista Derrick de Kerckhove sull’ impatto dell’intelligenza artificiale sulle industrie culturali e creative, prima delle conclusioni affidate a Lazio Innova e alla vicepresidente Angelilli. Secondo il rapporto “Io sono Cultura 2024” di Fondazione Symbola, realizzato in collaborazione con Unioncamere, Centro Studi Tagliacarne e Deloitte, il Lazio si conferma tra le regioni leader in Italia per valore aggiunto e occupazione nel sistema produttivo culturale e creativo.

Il peso del Lazio

Il Lazio, trainato dalla straordinaria attrattività turistica e culturale di Roma, ha generato un valore aggiunto culturale di oltre 15 miliardi di euro, pari al 14,8% della filiera nazionale e al 7,6% della ricchezza regionale. Il settore impiega circa 205.000 persone, equivalenti al 13,2% del sistema nazionale e al 7,3% dell’occupazione regionale. In attesa dei dati definitivi di settore del 2025, il Lazio si conferma protagonista della scena culturale nazionale, trainato da una crescita costante di occupazione, imprese e valore aggiunto. La regione si distingue per l’innovazione tecnologica nei musei e nella produzione culturale, la digitalizzazione del patrimonio, l’adozione di pratiche green e l’espansione del welfare culturale, che vede la cultura come leva di benessere sociale e inclusione. Il Festival della Cultura di Viterbo sarà l’occasione ideale per raccontare e celebrare questa trasformazione, offrendo uno sguardo sulle nuove sfide e sulle opportunità che stanno ridisegnando il futuro culturale del Lazio.

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