Anagni – G7: “Cancellato il murale per la Palestina”, il PRC contro l’amministrazione

L'attacco arriva all'indirizzo dell'amministrazione Natalia dal Partito Rifondazione Comunista - Federazione di Frosinone

“Ad Anagni l’amministrazione comunale a guida Natalia fa cancellare un murale raffigurante la bandiera palestinese, lo fa in previsione del G7, che toccherà la città dei Papi, e lo fa dichiarando che devono non urtare la suscettibilità dei ministri degli esteri che visiteranno il paese. Vergognose le dichiarazioni a riguardo di Carlo Marino, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune il quale afferma che, a suo parere, l’errore dell’amministrazione non risiede nella cancellazione del murale, bensì nel non averlo fatto prima. “Se anche ci fosse stata la bandiera di Israele, per questioni di opportunità saremmo dovuti intervenire”, ha affermato l’assessore. Parole che confermano l’ignavia, la subalternità e l’ignoranza di una intera classe dirigente, quella anagnina, che davanti al genocidio perpetrato dai Sionisti a danno di un intero popolo preferisce nascondere la propria indifferenza con una mano di vernice grigia”. – L’attacco arriva all’indirizzo dell’amministrazione comunale attraverso una nota stampa del Partito Rifondazione Comunista – Federazione di Frosinone.

“Grigia come la loro coscienza che non prende posizione nemmeno davanti a più di 20000 bambini palestinesi trucidati, che non sa fare altro che genuflettersi carponi ai potenti di turno. Ma non sarà il loro scellerato gesto, pieno di disprezzo e razzismo, a fermare l’indignazione cittadina scaturita da quella mano di vernice, indignazione che è anche la nostra ed alla quale ci legheremo se la cittadinanza vorrà intraprendere manifestazioni di sdegno. Il Partito della Rifondazione Comunista condanna fermamente l’atto compiuto, e rilancia una azione di denuncia a sostegno del popolo palestinese contro l’ignobile azione portata avanti da Israele, che viene avallata e giustificata in Italia dalla indifferenza di politici come quelli che amministrano Anagni. Il Sindaco Natalia e la sua amministrazione tutta, se mai ce ne fosse ancora bisogno, dimostrano la loro pochezza umana compiendo un gesto vergognoso, che li qualifica come complici morali del genocidio in atto”. – Concludono nella nota dal PRC.

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