Il 17 settembre è in programma una riunione della Commissione speciale dell’Area Vasta presieduta da Vincenzo Iacovissi con l’audizione del Sindaco di Ceccano, Andrea Querqui. Il passaggio rappresenterà un passo importante per l’ingresso della città fabraterna nella struttura intercomunale, strategica fondata nelle scorse settimane dalle città di Frosinone, Alatri, Arnara, Ferentino, Morolo, Patrica, Pofi, Supino, Torrice e Veroli. E’ destinato a breve a salire, quindi, a undici il numero dei centri coinvolti nel servizio che punta inizialmente a presentare, ottenere, gestire e rendicontare i finanziamenti diretti messi a disposizione dei bandi pubblici dall’Unione Europea ma che ha l’obiettivo di coordinare l’azione dei centri coinvolti su una serie di attività di governance del territorio interessato e di organizzazione dei servizi e progettazione di integrazione e sviluppo. Vero prologo per una grande città intercomunale.

Il sindaco di Ceccano: opportunità strategiche e possibilità di sviluppo
Proprio il 2 settembre il sindaco Querqui ha scritto una lettera al primo cittadino del capoluogo, Riccardo Mastrangeli ed al segretario generale del Comune capoluogo. “Egregio sindaco – si legge nella missiva – facendo seguito alle anticipazioni già più volte ufficializzate dalla scrivente amministrazione – e mie personali – circa la volontà di aderire all’Area Vasta Intercomunale di cui il Comune di Frosinone è ente capofila, con la presente sono a rinnovare l’intenzione della Città che mi onoro di rappresentare a valutare fattivamente l’iter di adesione alla stessa. Dal canto suo l’Amministrazione comunale di Ceccano, sin dal suo insediamento, ha favorevolmente considerato questa straordinaria possibilità di crescita e di sviluppo con la creazione di un assessorato specificamente dedicato. Le opportunità strategiche che le attività di Area Vasta possono riservare ai territori coinvolti sono destinate a diventare, in breve, determinanti per la ricognizione e il reperimento di ulteriori risorse da destinare al buon governo di una gran parte del territorio provinciale, attraverso iniziative di ampio respiro, motivate da una visione congiunta rappresentativa delle diverse amministrazioni coinvolte”.

Un incontro di approfondimento prima di formalizzare l’ingresso nel progetto
“Non di meno – scrive ancora il sindaco Querqui – le opportunità di relazione e di incontro tra i Comuni costituenti l’Area Vasta si presentano senza dubbio come occasione imperdibile per il consolidamento di un contesto sovracomunale forte, consapevole e competitivo. Per le ragioni fin ora espresse sono a richiederle un incontro per l’approfondimento delle attività già condivise, in questo ambito, tra il Comune capofila ed i comuni istitutivi, già da tempo partecipi del progetto di determinazione e creazione dell’Area Vasta: un incontro volto – auspicabilmente – alla prossima adesione dell’Amministrazione comunale di Ceccano”. Querqui conclude la sua lettera sottolineando come confidi “nell’accoglimento della presente e restando in attesa di un suo sollecito riscontro”. Riscontro che, come visto, è arrivato immediatamente considerata anche l’importanza di Ceccano nel territorio interessato.
Ferrara: cooperazione intercomunale strada obbligata per accedere ai fondi Ue
“Siamo davvero soddisfatti delle intenzioni manifestate dall’amministrazione comunale di Ceccano – ha dichiarato Marco Ferrara, in qualità di Delegato all’Ufficio Europa del Comune di Frosinone -: del resto il mancato coinvolgimento sin dalle fase iniziali è dipeso unicamente dalle vicende amministrative della città. Bene quindi ha fatto il sindaco Querqui a profilare l’adesione all’Area Vasta a poco tempo dal suo insediamento. Ricordo solamente che l’esigenza del lancio dell’iniziativa intercomunale nasce dall’impossibilità dei singoli comuni di partecipare a bandi di gara diretti ad ottenere finanziamenti europei che richiedono tra i requisiti un determinato livello minimo di popolazione residente. Inoltre, visto e considerato che i trasferimenti dallo Stato centrale diminuiscono continuamente, anno dopo anno, in un trend decrescente e costante, la costituzione stabile di una rete fra città confinanti è diventata necessaria per affrontare le sfide economiche e sociali del nostro tempo”.
