Arpino – Malcontento tra gli stessi sostenitori del sindaco Sgarbi e del suo gruppo amministrativo. Dopo aver presenziato all’inaugurazione del Parco Belvedere, dove non sono mancate le polemiche relativamente a quanto esternato dal sottosegretario prima del taglio del nastro, sembrerebbe che l’on. Sgarbi abbia preferito la compagnia di politici locali del medesimo orientamento rispetto agli amministratori comunali della sua squadra di governo.
Boicottate le tante problematiche della città di Arpino, la presenza fisica dell’onorevole poteva essere occasione per vagliare le priorità, pianificare iniziative concrete e per stendere un programma che mettesse al centro la Terra di Cicerone e le più opportune risposte alle esigenze della cittadinanza…nulla di tutto ciò: evidentemente saranno state valutate altre opportunità sul piano politico, del tipo avvicendamenti alla presidenza dell’ente provinciale come anche sul piano comunale.
Da un lato scricchiola “la squadra” dall’altro si consolidano le intese. Bocca storta da sostenitori e simpatizzanti del sindaco Sgarbi e degli amministratori di maggioranza: ancora una volta gli amministratori di maggioranza hanno perso l’occasione per mettere al centro Arpino lasciando spazio alle strategie di arrivismo messe sul tavolo da altri, in casa d’altri.
Malcontento anche tra sostenitori e simpatizzanti, ma soprattutto elettori che alle urne non hanno votato l’on. Sgarbi per dare la loro fiducia a chi, oggi, dovrebbe rappresentare parte dell’opposizione consiliare ed invece spinge sempre di più per entrare in maniera definitiva in maggioranza. Il malumore viene esternato sui social: in un commento, che non lascia spazio a fraintendimenti, Imma Ciaramella, nella recente tornata amministrativa in lista “Direzione Arpino” con Gianluca Quadrini candidato sindaco, prende chiaramente le distanze da certi comportamenti e scrive: «Purtroppo c’è chi fa della politica una cosa poco seria ed è proprio questo che porta i cittadini a perdere la fiducia nel voto. Voglio dire a coloro che mi hanno dato la fiducia che non erano questi i motivi per cui era nata la lista Direzione Arpino: bisognava preoccuparsi di Arpino e del suo benessere e abbiamo sempre ritenuto che il programma proposto da Sgarbi non fosse quello che occorreva alla città per una vera rinascita. Continuerò personalmente a rispettare la volontà degli elettori mantenendo viva l’opposizione che chi siede in assise avrebbe dovuto onorare e rispettare». *Di Sara Pacitto