Ceccano, a vuoto il primo tentativo di riunificare pezzi di centrosinistra. FdI e FI cercano la sintesi

Area Dem e Schlein tentano di rimarginare la frattura Querqui-Piroli. Mentre FdI e FI invitano tutti i leader del centrodestra a confrontarsi

Niente di fatto nella prima riunione del centrosinistra che doveva avviare una riflessione sul da farsi per giungere uniti al voto. Presenti le possibili candidate a sindaco Emanuela Piroli (Area Schlein), Manuela Maliziola, Mariangela De Santis (Vita Nuova e 5S). Non è stato ovviamente invitato – visto il passo in avanti già compiuto – Andea Querqui che ha annunciato da giorni la coalizione pronta a sostenerlo: Pd, Psi, Progresso Fabraterno, Europa Verde e lista del sindaco. Invece, clima di attesa per la preparazione di una riunione di tutti i partiti del centrodestra e delle componenti civiche che vi si riconoscono, per tentare di giungere ad una alleanza capace di scegliere tra i nomi al momento sul tappeto: quelli dell’imprenditore Ugo Di Pofi (sostenuto da Fratelli d’Italia) e dall’ex presidente del Consiglio comunale Fabio Giovannone.

Partiamo dalla riunione organizzata dal collettivo Ceccano Ventitrenta. I promotori hanno sottoposto a tutti gli intervenuti un profilo del candidato a sindaco sperabile che però – conclusa l’iniziativa – ha finito per sollevare le perplessità di alcuni dei partecipanti che hanno trovato l’uscita più divisiva che altro. Ma vediamo i contenuti del documento: “Pensiamo che il profilo ideale del candidato a Sindaco debba essere una tra le persone singole o persone che facciano parte di un gruppo che sia stato impegnato costantemente e pubblicamente nel contrasto all’amministrazione Caligiore, costruendo rapporti dalla base ossia con la cittadinanza, e che sia stato coinvolto in prima persona nelle lotte che hanno attraversato la città. Per questo, proponiamo che chi si candida ad amministrare la città di Ceccano come Sindaco si renda disponibile a svolgere a tempo pieno il suo incarico, garantendo una presenza costante in Comune e in tutto il territorio comunale in tutti i giorni della settimana, come figura di controllo nello svolgimento di attività o lavori pubblici o durante iniziative e manifestazioni pubbliche”.

Il profilo del candidato sindaco di Ventitrenta, ‘divisivo’ secondo alcuni

“Il Sindaco – si legge ancora nel documento di Ceccano Ventitrenta – dovrà rendersi disponibile a incontrare i cittadini ogni giorno della settimana (su appuntamento se ritenuto funzionale allo svolgimento del proprio incarico, o in situazioni d’emergenza qualora si presentasse la necessità di una presenza e un confronto non programmato con la cittadinanza). Pertanto, il Sindaco, insieme a giunta e consiglieri comunali, deve rendersi disponibile ad almeno tre incontri pubblici annuali con la cittadinanza – nella forma del consiglio comunale aperto o dell’assemblea o altra modalità ritenuta più opportuna – ferma restando la necessità di incontri periodici per illustrare problematiche urgenti o che riguardino questioni di rilevanza pubblica (salute pubblica, investimenti pubblici, servizi pubblici e sociali, etc.). Inoltre, dovrà favorire la realizzazione di assemblee pubbliche in contrade o quartieri, su tematiche di ambito strettamente legato al piano locale e/o di carattere cittadino. Alla luce delle difficoltà economiche del Comune, proponiamo che il Sindaco rinunci a qualsiasi nuovo aumento delle indennità di funzione nei prossimi cinque anni e che rinunci a parte degli aumenti delle indennità di funzione stabiliti nel 2023 (in modo che queste risorse possano essere utilizzate per servizi di pubblica utilità). (…) Infine, la composizione del cosiddetto “staff del Sindaco” dovrà essere fatta sulla base di competenze dichiarate e opportunatamente motivate. (…) Per questo, pensiamo sia opportuno che in questo particolare momento per Ceccano il candidato Sindaco venga individuato tra chi non sia stato coinvolto in controversie politiche nel passato e nella crisi del centrosinistra tradizionale, perché crediamo che il Sindaco debba svolgere veramente il suo incarico nell’interesse di tutta la città e di tutti i cittadini”. Proprio quest’ultimo passaggio viene considerato un colpo a sorpresa che metterebbe fuori gioco Piroli, Maliziola e De Santis, essendo tutte e tre evidentemente protagoniste di “controversie politiche nel passato”.

Piroli in attesa di risposte al suo appello. Area Dem e Schlein in azione

Piroli da parte sua attende che ci siano risposte al suo appello all’unità del centrosinistra lanciato nei giorni scorsi e di cui anche Frosinone News ha dato conto: ma ormai il tempo delle decisioni è alle porte. Sono in corso confronti nel Pd e tra i partiti di centrosinistra. Sul caso Ceccano sarebbero stati coinvolti, in particolare, i vertici di Aea Dem e Area Schlein per evitare che la frattura Querqui-Piroli possa anche trasferirsi in ambito congressuale. Si è parlato di possibile intervento del Pd Lazio per favorire una ricomposizione. Intanto Querqui ha avviato una serie di video durante i quali risponderà a “diverse domande riguardanti la mia candidatura a sindaco e la mia idea di Ceccano”. Ed ha iniziato parlando di scuola: “In vista dell’apertura di un nuovo bando per la mensa scolastica, vi propongo un progetto educativo, ecosostenibile e che valorizzi le attività locali”. Nell’area di centrosinistra non riconducibile al Pd ed al Psi, intanto, si parla di una operazione tra esponenti delle forze residue. Lo stesso collettivo Ventitrenta, insieme a Prc e Comitato Acqua Pubblica, potrebbe esprimere un proprio candidato sindaco. Ma potrebbe realizzarsi anche un’aggregazione più vasta attorno a Cinquestelle e liste civiche che faccia perno sulla consigliera De Santis. La situazione, insomma, è in piena evoluzione.

Centrodestra, iniziativa di Liburdi e D’Annibale per riaprire il dialogo

Nel centrodestra la novità è arrivata da Fratelli d’Italia e Forza Italia che hanno preso l’iniziativa di fare un tentativo estremo per riunificare tutte le anime, invitando tutti i protagonisti ad un incontro la prossima settimana. Ad occuparsi dell’organizzazione del confronto stanno pensando il neo portavoice meloniano Rino Liburdi e la forzista Antonella D’Annibale. Non sarà facile riportare la tranquillità e l’unità d’intenti in uno schieramento che continua a pagare le tensioni generate dallo scandalo corruzione in Comune. Tanto più che consiglieri e assessori dell’ex sindaco Caligiore – come dimostrato anche dall’organigramma del circolo – sono tornati a giocare in pieno la partita politica cittadina, ritenendo di averne titolo per aver tenuto disgiunto il proprio comportamento politico dalle azioni amministrative ricondicibili all’ex primo cittadino.

Inchiesta corruzione, il fuoco sotto la cenere. Incitti: voterei Caligiore

Ma nel centrodestra e nella stessa Fratelli d’Italia provinciale la bufera politica connessa all’ultima amministrazione municipale, finita tra atti giudiziari e imminenti processi, non è passata e continua, anzi, a covare sotto la cenere. A soffiarvi sopra ha pensato nelle ultime ore Fernando Incitti, a capo del nuovo movimento civico di Frosinone “Arcadia”, animato da ex attivisti di Fratelli d’Italia. “Se potessi votare a Ceccano e l’amico (non dal punto di vista politico, ma io gli amici non li rinnego neanche nel male) Roberto Caligiore dovesse tornare libero e candidarsi alle elezioni comunali, lo voterei. Lo voterei perché è un genio del male – attacca velenosamente -: riuscire ad ‘amministrare’ in quel modo all’insaputa di amministratori, dei propri elettori e dei vertici provinciali e regionali del partito, è da numero uno assoluto. (…) Concludo aggiungendo che ha la mia piena solidarietà umana, perchè a Ceccano non l’ha conosciuto e non lo conosce più nessuno”.

Poi la provocazione: “Pronto a candidarmi a sindaco”. E spiega: “La speranza è che nasca una coalizione, oltre la destra e la sinistra, che vada a rappresentare tutti quei cittadini che non si riconoscono nell’asse politico e nel patto d’acciaio ceccanese e provinciale tra Fratelli d’Italia e il Partito Democratico, e che io, che noi, saremmo pronti a sostenere senza esitazione – ha dichiarato Incitti – ma se così non sarà, potrei anche candidarmi a sindaco”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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