Centrosinistra in fermento tra Andrea Querqui (sostenuto da Pd, Psi, Verdi, Progresso Fabraterno e lista del sindaco) e lo schieramento alternativo che potrebbe emergere dai confronti in corso tra area Schlein, dem, Cinquestelle, collettivo Ceccano 2030, Prc, lista Nuova Vita e Sinistra Italiana. Dall’altra parte il centrodestra è destinato a correre con due candidati a sindaco: l’imprenditore Ugo Di Pofi, sostenuto da Fratelli d’Italia e dal centrodestra dei partiti e delle liste vicine all’onorevole Massimo Ruspandini, e l’ex presidente del Consiglio comunale Fabio Giovannone, che trova il sostegno di altri settori moderati e del movimento di opinione che si è aggregato attorno a Stefano Gizzi ed a Filippo Misserville. Intanto il Comitato centro storico, promotore della potente manifestazione per la legalità e la trasparenza che, alla fine dello scorso anno, ha rappresentato un moto di riscatto morale della città traumatizzata dallo scandalo corruzione in municipio, annuncia che non prenderà parte alla sfida elettorale.
Il segretario cittadino dem: “Percorso lineare e discussione interna”
Iniziamo dalla situazione più difficile, sulla quale pesano anche le tensioni provinciali determinate dalla fase congressuale: quella del Pd. Nel partito l’anima vicina alla segretaria nazionale è in rotta divergente rispetto al circolo cittadino, guidato dal segretario Giulio Conti. Nelle scorse settimane Emanuela Piroli aveva dato la sua disponibilità alla candidatura e non si era giunti ad una sintesi tra i due nomi emersi tra i dem. Oggi Conti spiega che il percorso che ha portato alla designazione di Querqui è stato lineare e che non è pensabile che si torni indietro. “Abbiamo fatto tutti i passaggi derivanti dall’avere due possibili candidati – ha spiegato il segretario dem al nostro Giornale -, c’è stata ampia discussione con 3 riunioni di direttivo e una segreteria; è stato chiesto al partito di esprimersi. Quindi all’unanimità il circolo ha deliberato che si sarebbe proceduto ad incontri con gli alleati per procedere poi con le primarie. Una nostra delegazione ha fatto questi incontri per tutelare le legittime aspirazioni dei due possibili candidati a sindaco. Ma abbiamo preso atto che nella coalizione tutti i partiti e le liste hanno espresso preferenza per Querqui, dichiarando di volerlo sostenere. Il Pd cittadino, infine, all’unanimità ha deliberato l’appoggio al designato”. Quanto all’area Schlein, il segretario Conti, ha detto di auspicare “che Emanuela Piroli capisca la situazione e ritorni sui suoi passi. Stia nell’ambito del partito, sostenendo Querqui. Lei è persona di indubbia intelligenza e non può commettere errori. Querqui è l’unica soluzione per il bene dei ceccanesi e del centrosinistra”.

La stoccata di Loffredi: quel nome accolto tra l’indifferenza generale
Lancia un siluro al Pd ed a Querqui, l’ex sindaco Angelino Loffredi vicino a Ceccano2030 che parla di “indifferenza” dei ceccanesi nell’apprendere della candidatura a primo cittadino dell’ex consigliere comunale di opposizione. “Il fatto non mi stupisce! Non tanto per avere bruciato le tappe o per voler mettere fuori gioco le altre ‘competitrici’ o di essersi auto isolato ma perché la candidatura non è mai stata sostenuta da un confronto diretto e continuo con i cittadini e nemmeno con le altre forze che si sono battute con determinazione contro la passata amministrazione. Chi mi conosce sa che da sempre, potrei scrivere per cultura politica, ritengo che le coalizioni prima stabiliscono i programmi, possibilmente quelli scaturiti da lotte, richieste o speranza e non inventati all’ultimo momento, e solo successivamente indicano chi li rappresenta. Purtroppo tutto ciò non è avvenuto”.
Loffredi precisa di non avere “la pretesa di voler preparare programmi, ma posso sognare di incontrare una coalizione ed un candidato/a a sindaco che ne riprenda almeno alcuni pochissimi aspetti? Che oltretutto non hanno alcun costo”, dice offrendo un elenco di sue priorità. Per concludere come siano “gli ultimi fatti accaduti proprio nel Palazzo a ricordarcelo. Non abbassiamo dunque la guardia, teniamone conto in particolar modo ora”.

Un incontro aperto alla cittadinanza e domande ai futuri aspiranti sindaco
Quanto al mondo del civismo buono, quello che nasce dai quartieri e dalle periferie e che resta distante dai partiti e non è manovrabile dai capibastone locali, bisogna dar conto della presa di posizione del Comitato centro storico. “Ancora una volta siamo stati tirati in ballo, circa le liste, in previsione della prossima tornata elettorale. Ci danno come probabili concorrenti e quindi come candidati alle prossime elezioni comunali. Ribadiamo ora più che mai che noi non ci candideremo: la politica che abbiamo in mente e che vogliamo attuare è un’altra. Abbiamo portato in piazza più di un migliaio di persone qualche mese fa, e in quell’occasione abbiamo stretto un patto morale con i Ceccanesi: ridare importanza ai bisogni e perché no, ai sogni dei cittadini; creando percorsi di cittadinanza attiva e momenti di incontro al di là dei Social. Per questo, nei mesi successivi alla manifestazione del 3 novembre sulla Legalità, ci siamo confrontati con altre forme associative e cittadini, che ci hanno raccontato le loro esperienze. Ci eravamo lasciati con l’idea di un incontro con tutte le forze in campo. Abbiamo quindi preso tempo per organizzarci e fra qualche giorno annunceremo la data di un incontro con la cittadinanza. All’incontro saranno invitati tutti: dal mondo dell’ associazionismo ai politici (candidati o no alle prossime elezioni) membri di altri comitati e semplici cittadini per ridisegnare “La Ceccano che vorrei”. Per quanto riguarda la campagna elettorale, annunciamo fin da ora, che saremo presenti, ma a modo nostro”.

“Insomma saremo presenti alle elezioni, ma solo a modo nostro”
“Chiederemo di incontrare, alla presenza della Cittadinanza, tutti i candidati alle prossime elezioni – annunciano in conclusione dal comitato -. A loro verrà presentato un questionario di domande sul futuro della nostra città e su come i candidati vorranno affrontare i temi nodali dell’amministrazione del territorio. Quindi per chi da per scontato o ancora ci chiede se saremo presenti alle elezioni rispondiamo: sì ma non come candidati”.