Una ristrutturazione come tante, in una casa del centro storico, si è trasformata in un inquietante viaggio nel passato. In via Santa Lucia, nel cuore di Castrocielo, centinaia di ossa umane sono state rinvenute sotto il pavimento di un’abitazione. La stanza, secondo le prime ipotesi, era una cappella gentilizia: un luogo sacro dimenticato dal tempo, dove venivano sepolti i membri di una famiglia nobile del posto.
La scoperta è arrivata dopo le segnalazioni di alcuni cittadini. Quando i Carabinieri della Compagnia di Pontecorvo e della stazione di Aquino sono entrati nella casa diroccata, si sono trovati davanti a uno scenario da film: cumuli di ossa, disposte in modo disordinato ma chiaramente appartenenti a più individui.








La Procura di Cassino ha disposto il recupero dei resti, affidato all’agenzia funebre Celeste, che li ha trasportati presso il cimitero comunale. Il destino di quei corpi è ora nelle mani degli inquirenti: sarà necessario stabilire se si tratti di sepolture storiche regolari, visto che all’interno dell’edificio sorge una cappella appartenente a una famiglia che potrebbe aver utilizzato la cripta come sacrario.
Nel frattempo, a Castrocielo cresce la curiosità. Chi erano queste persone? Perché le loro ossa erano lì, nascoste da decenni – forse secoli – sotto una casa abitata? E perché nessuno ne sapeva nulla?




