Pubblicate le graduatorie dei vincitori del secondo bando Dottorati Industriali e dei progetti ammessi al finanziamento dalla Regione Lazio.
La seconda edizione dell’avviso pubblico “Intervento per il rafforzamento della ricerca e innovazione nel Lazio – incentivi per i dottorati di innovazione per le imprese e per la PA”, con oltre cinque milioni di euro, ha destinato a 109 percorsi di alta specializzazione ancora più fondi rispetto al passato.
Un’ulteriore novità di questa seconda edizione è rappresentata anche dalla presenza di due distinte tipologie di dottorati di innovazione: quelli in collaborazione con imprese ed enti pubblici del territorio (104 borse) e quelli da realizzare insieme alla Pubblica Amministrazione regionale (5 borse sperimentali).
I progetti finanziati sono inerenti alla Smart Specialization Strategy regionale e riguardano in particolare l’innovazione tecnologica e digitale, la transizione ecologica e l’innovazione sociale; tematiche connesse all’Agenda Digitale Lazio e a Impresa 4.0 e ambiti riguardanti la ricostruzione post-sisma, rischio sismico e prevenzione di eventi sismici.
“Con questa seconda edizione aumentiamo le risorse a favore dei dottorati di ricerca industriali; 5 milioni di euro da fondi di bilancio regionale per mettere al centro del nostro intervento e delle nostre politiche di sviluppo i nostri studenti. Investiamo nel capitale umano perché siamo fermamente convinti che i nostri ragazzi e le nostre ragazze possono fare la differenza e contribuire in modo concreto a creare un’idea di sviluppo diversa, un futuro e una regione migliore” ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
“La novità di questa seconda edizione è rappresentata dal fatto che il Lazio è la prima regione in Italia ad aver finanziato in via sperimentale i percorsi di dottorato in partnership con la Pubblica Amministrazione regionale, in questo caso con le Direzioni Generali regionali o altre strutture controllate. Con questo secondo bando, oltre a incentivare la ricerca innovativa e a metterla in comunicazione con il mondo delle imprese, abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, collegando il mondo dell’Università con il mondo della Pubblica Amministrazione regionale su tematiche importanti come transizione digitale, ecologica e innovazione sociale” ha dichiarato Paolo Orneli, assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Startup e Innovazione.
In merito alla prima tipologia, i percorsi di dottorato sono stati presentati da 11 Università statali e 4 da Università non statali del Lazio, in partnership con imprese ed enti pubblici con sede nel territorio regionale.
33 progetti sono stati finanziati all’Università degli Studi di Roma La Sapienza, 24 all’Università degli Studi Tor Vergata, 18 all’Università degli Studi Roma Tre, 6 all’Università della Tuscia, quindi a seguire i progetti finanziati all’Università degli Studi Niccolò Cusano, all’Università Cattolica del Sacro Cuore, all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale all’Università Foro Italico e alla Libera Università Maria SS. Assunta (LUMSA).
Per quanto riguarda le Aree tematiche, il 25% dei progetti riguarda le Scienze della Vita, il 19% la Green Economy, quindi seguono il settore Aerospazio, le Industrie creative e digitali, l’Impresa 4.0, il Patrimonio culturale e le tecnologie della cultura, l’area Sisma, l’Agenda digitale, l’Innovazione sociale, l’Agrifood e la Sicurezza.
Le borse di studio della prima tipologia sono erogate con le seguenti modalità:
- Nel caso di partnership tra Università e Grandi imprese, la sovvenzione della Regione Lazio è del 50%;
- Nel caso di partnership tra Università e Piccole e Medie Imprese o altri Enti pubblici, studi professionali, enti no profit e fondazioni, la sovvenzione della Regione Lazio arriva al 70%.
La seconda tipologia, attuata in via sperimentale, in partnership con l’Amministrazione pubblica regionale è finanziata dalla Regione Lazio al 100%. In questo ambito sono state avanzate 17 candidature valide per l’attivazione di massimo 5 borse incentrate sulle tematiche che interessano l’Amministrazione Regionale nell’ottica di un processo continuo di migliore fruibilità dei propri servizi. In base a un’analisi dei bisogni interni delle strutture regionali verranno selezionate le candidature più coerenti e attivati i partenariati con gli Atenei.
In tutti e due i casi, il percorso di dottorato si articolerà in tre anni, con la possibilità di svolgere un periodo all’estero tra i 3 e i 6 mesi.