“Comunichiamo che, alla luce dei ricorsi presentati, la commissione regionale per il congresso delibera che il tesseramento 2024 è ritenuto valido per l’iscrizione, ma non è valido ai fini dello svolgimento per il congresso”. L’organismo di garanzia del Pd Lazio stasera ha votato a maggioranza una decisione che stronca la possibilità che l’alleanza Area Dem (De Angelis)-area Schlein (Grossi-Pilozzi) – che sostiene per la segreteria Achille Migliorelli – possa essere cresciuta ulteriormente grazie all’immissione forzata e non tracciata di tessere avvenuta il 23 dicembre scorso nella federazione del capoluogo ad opera del responsabile organizzativo regionale inviato dal segretario Daniele Leodori. I 1400 tesserati della seconda ondata saranno comunque considerati soci a tutti gli effetti del Pd di Frosinone ma non avranno facoltà di voto nella fase congressuale. La decisione della commissione regionale finisce per dar ragione ai ricorrenti: prima di tutto ai cinque esponenti della commissione congresso che, facendo riferimento a Sara Battisti e Antonio Pompeo, hanno subito rassegnato le dimissioni dall’organismo, all’indomani dell’operazione-doping iscrizioni, seguiti dal presidente Alberto Tanzilli.
Il Coordinamento Migliorelli: decisione assurda, hanno paura di perdere
Una nota di protesta che preannuncia il ricorso alla commissione nazionale del Pd è giunta dal coordinamento che sostiene Achille Migliorelli alla segreteria di federazione. Eccone il testo integrale: “Scandaloso il deliberato della commissione regionale di garanzia. Gli oltre cinquemila iscritti alla Federazione di Frosinone sono ufficialmente e regolarmente iscritti ma non possono votare, ritenendo attendibili i ricorsi di una sola parte. Una decisione assurda ed incomprensibile. Come si fa a dire che una persona è regolarmente iscritta ma non può votare? È chiaro che non potendo obiettare nulla sulla regolarità del tesseramento hanno dovuto trovare questa motivazione che non ha alcun fondamento politico e regolamentare. È inoltre evidente che la sola finalità sia quella di non far tenere il congresso, perché hanno paura di perderlo. Domani stesso, in ogni caso, presenteremo ricorso alla Commissione nazionale, che di certo con occhio più lucido e sereno saprà ristabilire le giuste regole e le giuste modalità. Appare chiaro che una parte del Pd calpesti i diritti degli iscritti e tenti disperatamente di impedire l’elezione del segretario e di un nuovo gruppo dirigente. E un’altra cosa dobbiamo dirla. Sono così sicuri di vincere il congresso, almeno così dichiarano, che stanno facendo di tutto per impedirne il democratico svolgimento. Noi andiamo avanti con serenità. Non saranno questi escamotage a fermare la vita democratica di un grande partito come il nostro e a cancellare il diritto degli iscritti a decidere”, conclude il Coordinamento Achille Migliorelli Segretario.