Resta in carcere il pregiudicato romano che avrebbe sottoposto a estorsione una famiglia residente nella Valle di Comino. Il gip di Roma, infatti, ha convalidato il fermo del 46enne, bloccato dai carabinieri del Nucleo Investigativo e dai colleghi della compagnia piazza Dante il 12 giugno scorso con l’accusa di estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso.
Regge dunque l’impostazione della Direzione Distrettuale Antimafia della procura di Roma che contesta un’estorsione da 350 mila euro, in concorso con altri, ai danni di un 36enne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. L’uomo, lo scorso mese di ottobre, era stato arrestato dai carabinieri del Radiomobile di Cassino e della stazione di Atina in quanto era stato sorpreso ad aggirarsi, armato di pistola, sotto casa della vittima, un 36enne residente in un paese della zona. Lui, la madre e il fratello, per mesi sono stati sottoposti a minacce di morte dal pregiudicato che vantava un debito di droga di poche migliaia di euro.