FOCUS – Monitoraggio dei flebotomi e screening dei patogeni, il punto sul progetto Climos

Il primo progetto che ha creato dati standardizzati ed è stato incentrato sugli effetti climatici nella presenza delle specie di flebotomi

Durante la recente Assemblea Generale tenutasi in Turchia e ospitata dall’Università EGE, i partner del progetto Climos hanno presentato i principali risultati e progressi sul monitoraggio dei flebotomi e lo screening dei patogeni ad essi associati, sulla creazione di modelli predittivi dei dati per l’Early Warning System e le misure preventive per la salute pubblica

Monitoraggio dei flebotomi 2023-2024

In Spagna i risultati hanno rivelato una significativa variazione tra i siti monitorati, con densità più basse nelle regioni settentrionali e picchi di attività tra luglio ed agosto. Phlebotomus (P.) perniciosus, il principale vettore di Leishmania (L.) infantum, risulta essere la specie predominante, tuttavia è stata trovata una moderata correlazione tra la prevalenza di anticorpi canini contro L. infantum e la densità di flebotomi, probabilmente causata dallo stile di vita e dall’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale dei cani. L’Italia sta ultimando l’identificazione morfologica delle diverse specie di flebotomi e dei patogeni ad essi associati, L. infantum e Phlebovirus. In particolare, sono state completate le analisi in due regioni che hanno evidenziato una circolazione attiva di entrambi i patogeni. In Turchia, l’identificazione morfologica dei flebotomi è stata completata sui campioni raccolti nel 2023, mentre è ancora in corso quella degli esemplari raccolti nel 2024 e lo screening dei patogeni. In Israele, l’identificazione morfologica dei flebotomi è stata completata sui campioni catturati nel 2023, attualmente sono in corso le identificazioni dei campioni raccolti nel 2024 e lo screening dei patogeni.

In Austria e Germania è stata completata l’identificazione dei flebotomi ed il relativo screening di Leishmania e Phlebovirus, che non ne ha evidenziato la circolazione, mentre è ancora in corso lo screening dei patogeni nei sieri dei cani. La Serbia ha confermato la circolazione dei flebotomi e le analisi sui sieri canini hanno messo in evidenza una risposta anticorpale alla Leishmania, sottolineando la necessità di ampliare la ricerca in quest’area. In Croazia sono stati analizzati 30 pool di diverse specie di flebotomi, ma ad oggi non è stata rilevata la presenza di Leishmania. In Slovenia il 25% dei pool di flebotomi analizzati è risultato positivo alla presenza di Leishmania. In Francia, l’identificazione dei flebotomi e lo screening degli agenti patogeni sono stati completati per la stagione di cattura 2023. Per quanto riguarda la stagione 2024, le analisi sono in corso. Tuttavia, i risultati preliminari hanno confermato la circolazione di Phlebovirus e di Leishmania. Nella Repubblica Ceca, le due stagioni di monitoraggio sul campo (2023-2024) non hanno rivelato la presenza di flebotomi in località considerate idonee dal punto di vista climatico e ambientale. In Portogallo, l’identificazione dei flebotomi e lo screening dei patogeni provenienti dai campionamenti del 2023 sono stati completati, mentre è in corso il lavoro per i campioni raccolti nel 2024.

Screening dei patogeni

Presso la Charles University di Praga (CUNI) sono in corso ricerche per comprendere l’effetto della temperatura sullo sviluppo di Leishmania, con particolare attenzione a L. tropica in Phlebotomus sergenti e Ph. perniciosus, L. major in Ph. papatasi e Ph. perniciosus e L. infantum in Ph. perniciosus e Ph. tobbi. Al contempo, presso l’ISS, sono stati eseguiti i primi esperimenti con Ph. perfiliewi, Toscana virus (TOSV) e L. donovani, il cui completamento è previsto per il 2025. Inoltre, è al momento in corso una ricerca per approfondire il ruolo del microbiota nello sviluppo dei patogeni all’interno dei vettori attraverso le coinfezioni di L. infantum con Asaia spp. e TOSV. Sono state condotte prove sul campo per la valutazione di sostanze semiochimiche attrattive per i flebotomi in Spagna e in Italia che hanno dato risultati promettenti. Nel 2023, due composti hanno dimostrato un effetto attrattivo per i flebotomi, sebbene la dimensione del campione fosse limitata. Attualmente sono in corso le identificazioni e analisi per le prove condotte nel 2024, basate su una parte rappresentativa dei flebotomi catturati (>30.000).

Modellizzazione dei dati e proiezioni della distribuzione dei flebotomi

Gli studiosi del team-partner PREDICTIA hanno integrato i dati climatici di ERA5-Land e EUROCORDEX per la creazione di modelli predittivi per lo studio dei flebotomi. Nello specifico, le proiezioni sul clima hanno evidenziato che gli habitat idonei per i flebotomi sono destinati ad espandersi a causa dei cambiamenti climatici. L’Università di Wageningen ha rafforzato questi risultati attraverso lo sviluppo di modelli che tenessero conto della nicchia ecologica delle specie. Sono stati compiuti progressi significativi nell’integrazione delle proiezioni climatiche tramite un Web Map Service (WMS), per realizzare modelli di distribuzione basati su software e metriche per validare e migliorare la loro affidabilità.

Misure preventive per la salute pubblica e supporto alle strategie politiche

Il progetto CLIMOS è impegnato nella ricerca di strategie concrete mirate a salvaguardare la salute pubblica. Per questo, sono state impegnate 10 comunità locali in sette paesi, dove cittadini e stakeholders si sono confrontati con esperti per approfondire e conoscere il Sistema di Allerta Precoce (Early Warning System) e gli scenari futuri. Il Ministero della salute israeliano insieme all’Istituto di Tecnologia di Karlsruhe hanno tenuto un workshop sulla valutazione del rischio e la definizione delle politiche che dovrebbero essere attuate per identificare le lacune sulla formazione di queste tematiche in Europa e nel Mediterraneo. Dai confronti è emersa la necessità di creare materiali di formazione standardizzati personalizzati per i veterinari, i funzionari della sanità pubblica ed esperti entomologi.

Durante, l’assemblea è emersa la necessità di mettere in atto strategie multidisciplinari per sfruttare database sui flebotomi, piattaforme di Allerta Precoce (Early Warning System) e le tecnologie utilizzate per catturare i flebotomi. La discussione è proseguita sul tema della condivisione aperta dei dati CLIMOS, moderata dal team-partner PREDICTIA. Tutti i membri hanno concordato sul rendere i risultati CLIMOS accessibili gratuitamente, ove possibile.
Per questo, CLIMOS è il primo progetto a creare un set di dati standardizzati e ad essere incentrato sugli effetti climatici nella distribuzione e presenza delle specie di flebotomi in diversi contesti europei e non. A tal proposito, i nostri risultati serviranno come base fondamentale per la ricerca futura e per migliorare le strategie di prevenzione in salute pubblica in questi ambiti. – Fonte ISS.

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