“’Di dare atto che la perizia di variante in corso d’opera, considerate le previsioni del PUMS vigente e quindi trattandosi di una variazione del tracciato denominato Corridoio della Mobilità, dopo l’approvazione in Giunta Comunale, verrà ratificata in una apposita seduta del Consiglio Comunale”. È proprio questo passaggio della delibera della giunta comunale n. 247 del 05/08/2024 a suscitare delle perplessità. Cosa dovrà ratificare il consiglio comunale: la variante al tracciato oppure l’aggiornamento del PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile)? Quello che sembra certo è che la variante al tracciato è in contrasto con il PUMS vigente”. A sostenerlo è il consigliere comunale Anselmo Pizzutelli, ex esponente della lista Mastrangeli ed ormai nel gruppo degli esponenti che in assise hanno accordato solo un appoggio esterno al sindaco ed alla giunta. “Allora – aggiunge – molto probabilmente il consiglio comunale sarà chiamato soltanto a ratificare, non ad approvare badate bene, il nuovo PUMS. Mettendo ordine, la giunta decide di predisporre una variante e la giunta procederà all’approvazione della stessa, ma siccome la stessa variante è in contrasto con il PUMS vigente approverà l’aggiornamento per giustificare la variante e il consiglio comunale dovrà limitarsi soltanto alla ratifica”. Ricostruisce sempre Pizzutelli.
Variante Brt e piano della mobilità sostenibile: i dubbi sull’iter seguito
“Credo – tira le sue somme – che sarebbe stato opportuno, oltre che più corretto, approvare prima l’aggiornamento al PUMS e successivamente la variante, in questo modo il consiglio comunale viene mortificato a procedere ad una semplice ratifica. Eppure le prerogative del consiglio comunale sarebbero altre. Non posso che fare appello al presidente Tagliaferri, sempre attento allo scrupoloso rispetto delle regole nella direzione dei lavori del consiglio, chiamato a rappresentare l’intero Consiglio Comunale, di verificare e vigilare sulla correttezza dell’iter e tutelare il ruolo dell’intero consiglio comunale nel rispetto del mandato di tutti i consiglieri che in esso rappresentano la cittadinanza. Ricordo, infatti, che al Presidente del consiglio, secondo quanto previsto dell’art. 34 del Regolamento del consiglio comunale di Frosinone, compete di garantire l’osservanza delle leggi, dello Statuto e del Regolamento. Il consiglio comunale secondo quanto previsto dalla legge può essere chiamato a ratificare le variazioni al bilancio disposte in via d’urgenza dalla giunta comunale e non altro”.
“Il sindaco non evochi il danno erariale come forma di pressione”
La conclusione di Anselmo Pizzutelli si incanala lungo la traccia di un altro interrogativo seguito da un invito al primo cittadino: “Allora mi chiedo, se il Consiglio non dovesse “ratificare” il nuovo PUMS, cosa sarebbe della variante voluta dalla giunta? Chi si assumerebbe l’onere dei maggiori costi di progettazione? Certamente confido che il Sindaco, come già fatto in precedenti occasioni, non evochi il danno erariale, come forma di pressione. Che non chieda ai consiglieri di ratificare il PUMS pena il pagamento di un danno erariale di cui non hanno nessuna responsabilità, impedendo un libero dibattito ed un voto secondo scienza e coscienza, perché il danno erariale in tal caso sarebbe solo ed esclusivamente a carico della giunta comunale che ha scelto di percorrere una strada in contrasto con le competenze degli organi di governo, autoattribuendosi competenze proprie del consiglio”.