Nella giornata di Domenica 18 maggio scorso la Cgil provinciale ed il Comitato Referendario cittadino di Frosinone avevano programmato una manifestazione per il Referendum dell’8 e 9 giugno 2025 in Piazza Cervini, nel capoluogo. – Secondo quanto riferito dai diretti interessati: “Con note Pec del 14 maggio al Comune di Frosinone veniva richiesta autorizzazione all’uso del suolo pubblico e alla Questura di Frosinone inviata comunicazione dell’evento”.
Ma “Alla data e all’orario prestabilito e comunicato, sul posto prescelto per l’iniziativa referendaria era già in corso una manifestazione espositiva e musicale che ha costretto gli organizzatori ad annullare tardivamente l’evento. La Cgil Provinciale e il Comitato Referendario cittadino protestano energicamente per quanto accaduto contro chi si è reso responsabile di tale atto increscioso, che non si esita a definire come un vero e proprio atto di boicottaggio contro il Referendum dell’8 e 9 giugno 2025. – Si legge in una nota.
Si coglie, altresì, l’occasione per protestare contro l’inerzia dell’amministrazione comunale del Comune Capoluogo per la mancata predisposizione degli spazi di propaganda che a norma di legge dovevano essere installati a trenta giorni dalla data del referendum. Alla luce di questi fatti chiediamo che vengano messe in atto tutte le azioni per non ostacolare la regolare informazione della campagna referendaria”. – Concludono Cgil provinciale e Comitato Referendario di Frosinone.