Frosinone, depavimentazione e riqualificazione al “curvone”: Legambiente regala il progetto

Il presidente del Circolo Il Cigno, Ceccarelli, ha presentato l'intervento che punta anche a valorizzare l'area del monumento di Mastroianni

Il Circolo Legambiente di Frosinone ha offerto un progetto all’amministrazione cittadina “che – spiega il presidente dell’associazione ambientalista, Stefano Ceccarelli – nasce dall’esigenza di tradurre in iniziative a budget contenuto e di agevole realizzazione le moderne idee guida per una pianificazione urbana ecosostenibile mirata alla resilienza climatica. Il progetto è stato redatto gratuitamente dal Prof. Arch. Marco Rateni, che ha già collaborato con la nostra associazione distinguendosi per il suo impegno nella sensibilizzazione sulle tematiche ambientali nelle scuole”.

L’intervento punta ad arginare allagamenti e contrastare siccità

Si tratta della riqualificazione dell’area all’interno del “curvone” di Viale Mazzini dove sorge il Monumento ai Caduti di tutte le guerre dello scultore Umberto Mastroianni. L’idea ispiratrice origina dal concetto della Città Spugna, “un modello – sottolineano da Legambiente Il Cigno – che trasforma le aree cittadine in sistemi capaci di assorbire, filtrare e trattenere le acque meteoriche, contrastando allagamenti, siccità e migliorando l’ambiente urbano grazie a interventi ‘nature based’, per gestire meglio le risorse idriche e mitigare gli effetti degli eventi climatici estremi”. Sono infatti gli agglomerati urbani – secondo l’associazione ambientalista – “ad aver bisogno in primis di una urgente riprogettazione che ponga rimedio agli effetti nefasti del consumo di suolo, che anche l’ultimo rapporto ISPRA certifica come in continuo aumento a dispetto del calo demografico generalizzato che colpisce la nostra nazione”.

Stalli cancellati, basta puntare sulla gestione del Multipiano

Cemento e asfalto a profusione – ricorda Ceccarelli – rendono “gli spazi urbani vulnerabili agli eventi estremi quali le inondazioni o le ondate di calore. Per porre rimedio all’effetto di soffocamento generato da suoli sigillati e impermeabili, la parola d’ordine che sempre più città hanno adottato è depavimentare. La rimozione dello strato superficiale bituminoso non necessario è esattamente l’obiettivo primario dell’intervento proposto, che infatti si colloca in un’area prevalentemente asfaltata adibita a parcheggio. Gli stalli per la sosta sono però invariabilmente vuoti o quasi vuoti, e dunque non ci si aspetta che la loro rimozione (peraltro non totale) abbia un impatto significativo sulla viabilità. A questo proposito, l’auspicata risoluzione dell’annosa controversia relativa alla gestione dell’adiacente Multipiano potrà restituire un numero di posti auto di gran lunga superiore a quelli cancellati con la riqualificazione proposta”.

Quando piove un’area che assorbe i ‘fiumi’ che scendono a valle

L’intervento proposto punta a fermare “la trasformazione delle strade che scendono dalla zona collinare di Frosinone in veri e propri torrenti d’acqua che, in scenari estremi oggi purtroppo non così inconsueti, sono in grado di trascinare a valle tutto ciò che incontrano sul loro cammino, automobili comprese. Aumentare la permeabilità del suolo in corrispondenza della vasta curva a U che scende da Frosinone alta lungo viale Mazzini potrà, infatti, ridurre il ruscellamento massiccio che trascina grandi quantità di acque meteoriche verso la parte più a valle del viale”. L’intervento incrementa, tra l’altro, verde pubblico nel centro cittadino con la piantumazione di nuovi alberi e arbusti; viene contenuto l’effetto isola di calore in prossimità dell’area; sarà riscoperto e valorizzato il Monumento ai Caduti, oggi inserito in un contesto che lo mortifica, anche nell’ottica di promuovere presso la cittadinanza i valori della pace e della convivenza fra i popoli”.

Più verde e pavimenti drenanti. Uno spazio per gli eventi

Gli spazi studiati dall’architetto Rateni non direttamente adibiti a verde, come le fasce esterne al prato centrale, sono progettati con pavimentazioni permeabili ad alta capacità drenante e riflettività; nella superficie pavimentata a lapillo rosso immediatamente antistante il monumento sarà realizzato uno spazio per eventi e cerimonie sfruttando una delle piccole gradinate esistenti, a cui se ne aggiungerà una seconda disposta a specchio. “Tutti i nuovi elementi decorativi aggiunti – sottolineano sempre da Legambiente Frosinone -, come i due mosaici ai lati del Monumento ai Tre Martiri Toscani, intendono evidenziare la forte relazione esistente fra gli aneliti universali di pace fra gli uomini e il bisogno esistenziale di ristabilire una connessione con il creato, oggi depauperato da un’economia ingiusta e predatrice”.

Ceccarelli: spero che l’amministrazione accetti la nostra proposta

Il presidente Ceccarelli auspica ovviamente che il progetto venga accolto dall’amministrazione Mastrangeli. “Pur eventualmente emendato e migliorato laddove opportuno, e che sia infine messo a terra: sarebbe la prima iniziativa di depavimentazione ad essere realizzata in città. Ad essa dovrebbero a nostro avviso seguirne altre ispirate alla medesima filosofia, nell’alveo di quel Piano di adattamento ai cambiamenti climatici che abbiamo proposto mesi fa e che continuiamo a rivendicare come strumento di programmazione essenziale per il benessere dei futuri abitanti di Frosinone. Vorremmo insomma che non noi, ma la città intera ‘espugnasse’ il Curvone di viale Mazzini facendolo proprio, restituendo a quel luogo il respiro della terra nuda e la dignità che merita, e riconoscendogli il ruolo di apripista di una nuova progettazione urbana in cui la natura torni ad essere protagonista”.

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