Frosinone – Era ai domiciliari ma si faceva portare quasi ogni giorno in ospedale: “malato immaginario” in carcere

Ambulanze e forze dell’ordine mobilitate più volte a settimana per accompagnare l'uomo in ospedale. Ora l'aggravamento della misura

Una storia surreale quella che arriva da Frosinone. Protagonista un pregiudicato sulla cinquantina, residente nel capoluogo. L’uomo era agli arresti domiciliari ma in pochi mesi ha messo in moto un meccanismo continuo e anomalo che ha coinvolto ambulanze, medici e forze dell’ordine. Ora il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Frosinone ha disposto l’aggravamento della misura a suo carico, con la custodia cautelare in carcere.

Accessi anomali al Pronto Soccorso: la polizia chiede l’aggravamento

L’uomo, secondo quanto ricostruito dagli agenti delle Volanti, coordinati dal Dirigente Gianluca Di Trocchio, ha effettuato decine di accessi al pronto soccorso dello Spaziani negli ultimi due mesi, spesso anche più volte al giorno. A chiamare i soccorsi era lui stesso, segnalando di volta in volta malesseri diversi e sintomi non meglio precisati. In molti casi, come sospettano i poliziotti, avrebbe approfittato del trasporto in ospedale anche per consumare i pasti, presentandosi in coincidenza con gli orari di pranzo o cena.

Ogni accesso comportava, oltre all’intervento dell’ambulanza, anche la presenza di Polizia o Carabinieri, necessaria per le verifiche previste nei confronti di una persona sottoposta a misura restrittiva. Gli accertamenti sanitari, tuttavia, si concludevano quasi sempre con una dimissione a stretto giro senza diagnosi rilevanti.

La Squadra Volante della Questura di Frosinone, riscontrata la sistematicità degli episodi, ha inviato una segnalazione alla Procura, evidenziando una strumentalizzazione del sistema sanitario ai fini dell’elusione delle prescrizioni domiciliari. Il magistrato, accogliendo la richiesta, ha firmato l’ordinanza che ha portato l’uomo in carcere.

Una vicenda che ha messo sotto pressione mezzi di soccorso, ospedali e forze dell’ordine, trasformando una misura alternativa alla detenzione in una vera e propria beffa ai danni del sistema pubblico.

- Pubblicità -
Roberta Di Pucchio
Roberta Di Pucchio
Giornalista pubblicista

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Serra di marijuana nascosta in una roulotte: arrestato un 42enne

Sgurgola - Da alcuni giorni i militari tenevano d’occhio un anomalo andirivieni di giovani nel centro cittadino

Giovane mamma smarrisce la borsa con il denaro al parco, il custode la trova e gliela restituisce: l’esemplare gesto

Sora - La bella storia ha per protagonista il custode del parco dedicato a Mons. Mario Morganti: un esempio di onestà

Confisca milionaria della DIA, il patrimonio di due famiglie rom nel mirino: tra ville di lusso e terreni

A illustrare i dettagli dell’attività il procuratore capo di Cassino, Carlo Fucci, e il capocentro della DIA, colonnello Mario Conio

Maxi furto di rame e bronzo in zona Asi, i ladri fuggono con 100 chili di materiale: indagano i carabinieri

Ferentino - Ignoti si sono introdotti in un capannone dismesso della zona industriale e hanno portato via materiale per circa 100 chili

Tenta di rapinare la struttura che lo ospita, 16enne in manette dopo la violenta aggressione

Fiuggi - Il giovane ha aggredito il responsabile del centro e tentato la fuga dopo aver sottratto un portafogli e un registro

La droga come affare di famiglia, arrestati due fratelli nella Valle di Comino: l’indagine – VIDEO

I due fratelli di 39 e 42 anni rifornivano clienti in tutta la zona, gestendo la rete come un’attività organizzata
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -