Frosinone, Pizzutelli: “Bene FdI sulla viabilità e per la possibilità di far superare al sindaco scelte penalizzanti”

Il Capogruppo della lista Mastrangeli commenta l'avvio del confronto in maggioranza sulla viabilità. "Ripensamento che chiedo da 2 anni"

Anselmo Pizzutelli, consigliere comunale di minoranza, è anche capogruppo della Lista Mastrangeli. L’abbiamo intervistato sull’attuale momento politico e amministrativo.

  • Il gruppo di Fratelli d’Italia si confronterà col sindaco e col resto della maggioranza non meloniana per il tramite del livello regionale e del segretario Lazio, Trancassini. Cosa pensa di questa procedura?

“Da consigliere civico quale sono non entro, ovviamente, nelle dinamiche di un partito. Ma da consigliere comunale, che ha intrapreso un certo di tipo di azione di pungolo per il bene della città, spero che Fratelli d’Italia, partito di maggioranza, converga su temi che non sono propri di Anselmo Pizzutelli ma dei cittadini di Frosinone. Ho appreso con piacere la posizione che Fratelli d’Italia da qualche settimana ha assunto sulla viabilità e non posso che essere contento perché concorda con posizioni che io ho preso da due anni a questa parte. Spero che l’incontro di cui parla possa essere non solo politico per diventare davvero utile al sindaco affinché esca dall’impasse nel portare avanti iniziative che rischiano di essere deleterie e penalizzanti per la città anziché utili”.

  • Nelle proposte programmatiche di fine consiliatura il gruppo guidato da Franco Carfagna includerà anche la riapertura al traffico di Piazzale Kambo: soddisfatto in particolare per questa svolta?

“Molto soddisfatto di apprendere la condivisione di quella che è un’istanza che sto perorando da due anni. Un’istanza che adesso ha l’attenzione ed il sostegno di FdI e spero che FdI ponga l’attenzione su altre questioni, come quella relativa al Brt che rischia di penalizzare il tessuto economico del capoluogo. Mi preme ribadire che nessuno è contro una mobilità sostenibile ma questa “va pensata” – a questo punto bisogna dire “andava pensata” – e oggi “va ripensata” affinché sia utile ai cittadini. Mi riferisco al fatto che è giusto incentivare il trasporto pubblico ma deve essere pur sempre una scelta del cittadino. E affinché il cittadino utilizzi il Tpl basta renderlo appetibile e non deve essere una sorta di costrizione. Del tipo: ‘ti rendo impossibile la vita da automobilista così tu devi prendere il bus’. Questa cosa diventa oltretutto una limitazione alla libertà personale degli spostamenti. Quanto al Tpl rilancio la mia proposta, sicuramente da adeguare, ma non posso arrivare in Consiglio con bozze di delibere definite e solo da attuare”.

“Meglio mettere biglietti bus a basso prezzo piuttosto che finanziare altre spese”

  • Veniamo al punto. Lei ha proposto il Tpl gratis: si può fare davvero?

“Ho fatto accesso agli atti. E’ venuto fuori che nell’anno 2021 abbiamo incassato da biglietti venduti 204mila euro, nel 2022 229mila euro, nel 2023 262mila euro e nel 2024 252mila euro. In media non introitiamo più di 250mila euro l’anno. Se penso a tante altre spese che vengono fatte, mi viene da concludere che, se ci sta davvero a cuore incentivare il trasporto pubblico locale, allora diamolo gratis. Che non potrà essere del tutto gratis perché l’assessore Piacentini dice che non si può fare. Ma stabilire biglietti minimi di 20 centesimi, abbonamenti settimanali ad 1 euro, annuali a 3 euro, magari, sarà possibile. Comunque ad ogni proposta, invece di dire subito che non si può realizzare, mi farebbe piacere incontrare la disponibilità di chi vuol trovare la strada giusta per fare le cose opportune. Quanto a Piazzale Kambo, ben venga la riapertura al traffico non solo per la viabilità ma anche per la sicurezza di un’area così grande. Il passaggio degli automobilisti rappresenta uno strumento di controllo passivo. Invito, anche, a riflettere sul Brt, su un percorso che non vada a danneggiare in termini di viabiiità, di posti auto e di tessuto economico. Poi abbiamo calcolato quanti stalli a pagamento saranno soppressi e quale indennizzo dovremo pagare alla società che li gestisce? O i danni alle piccole attività che non avranno più aree dove far sostare i clienti? Resto dell’avviso che la soluzione migliore sarebbe trasformare il Brt in qualcosa di diverso, un Tpl fatto si di mezzi elettrici e di qualche settore con corsia preferenziale – dove non crea danni -; ma non semplicemente una linea che collega due punti bensì che serva le periferie che ancora oggi restano isolate”.

  • Di periferie si parla molto ma si agisce meno un po’ ovunque…

“In questi anni cosa è stato fatto? Non è il caso forse di programmare una serie di interventi di fronte ad ampie zone della città con strade prive di marciapiedi, strette, con manto bituminoso difficile, con vegetazione che arriva sulla carreggiata, spesso prive di fogne? L’amministrazione deve concentrarsi anche sulle periferie con un piano di bitumazione, ampliamento strade dove possibile, spazzamento e pulizia, cura del verde, servizio Tpl. Su Corso Lazio ci sono cose fatte, seppur discutibili. Sui Cavoni voglio rilanciare sull’ultimazione del palazzo multicolor che il sindaco dice di aver inserito nei finanziamenti post-Fesr. In pancia al bilancio abbiamo la disponibilità di una cifra intorno ai 500mila euro. Rilancio la possibilità di utilizzare questi fondi per ultimare il piano terra, dove poter sistemare il centro sociale anziani che potrebbe svolgere anche una funzione di controllo e presidio. Quanto meno si potrebbe sistemare l’area verde esterna, realizzando un campetto da calcio, basket o per lo skateboard per dare uno spazio ai ragazzi che si allenano sul tetto del polivalente. Inoltre per trasformare un quartiere dormitorio in quartiere che abbia punti di aggregazione”.

“Ottaviani? Almeno si è accorto che un problema esiste. Il mio appello senza riscontri”

  • L’ex sindaco Ottaviani è intervenuto sulle vicende che hanno portato ad una mutazione della maggioranza che sostiene il primo cittadino dal 2022 ad oggi, sostenendo che c’è necessità di farsi carico della responsabilità di governo perché altrimenti sia lo stesso deputato leghista che il primo cittadino non potranno che trarne le conseguenze: che valutazione attribuisce a questa presa di posizione?

“Credo che lui si riferisse di più ai partiti politici del centrodestra che non alle liste civiche. Ma non è mio costume intervenire su vicende politiche di altri partiti. Mi fa piacere in un certo senso che Ottaviani si sia reso conto del problema che esiste a Frosinone. Ma certo quello che io non condivido è che si pongano questioni dal punto di vista politico e non amministrativo. Vorrei che il sindaco prendesse posizione su scelte amministrative che hanno penalizzato la città e sapere se le condivide o meno. Oltretutto sono state spesso attuate in contrasto con la linea della sua stessa amministrazione: penso al parcheggio di via Tiburtina che l’amministrazione Ottaviani aveva destinato ad auto e che ora sarà trasformato in sosta bus. Stessa cosa per la realizzazione della rotatoria Corso Francia-Viale Europa con delibera dell’amministrazione Ottaviani e ancora oggi mi trovo ad insistere perché venga costruita. O per le scelte relative a determinate piste ciclabili. Poi ho assistito a cambi di assessori per motivi politici e non ho mai visto cambi di assessori per qualità degli obiettivi raggiunti o meno. Eppure ricordo bene il sindaco avvertire che avrebbe valutato l’operato dei titolari di deleghe. Invece per motivi politici gli assessori sono stati sostituiti ma per motivi amministrativi no. Anche quando offendono platealmente la città. Mi riferisco al gesto dell’ombrello di fronte al quale un rappresentante alto delle istituzioni avrebbe dovuto dimostrare che il decoro gli sta molto a cuore. Invece non mi sembra si sia speso per dire che, dopo un gesto del genere, fosse stato meglio tornarsene a casa. E comunque il mio appello contro lo svilimento del ruolo del Consiglio comunale all’interno del processo democratico, rivolto agli ex sindaci Marini, Marzi, Fanelli e Ottaviani è caduto nel nulla: ad oggi non ho ricevuto risposte”.

  • Ormai si pensa alle strategie per le prossime amministrative. Lei e il suo gruppo rappresentate un caso particolare, eletti con la lista Mastrangeli ma non più con Mastrangeli. Ve l’ha ricordato anche il presidente del Consiglio. Cosa farete da qui al prossimo voto comunale?

“Qualcuno non si dovrebbe preoccupare se io parlo o meno come rappresentante della Lista Mastrangeli, perché lo sono. Dovrebbe piuttosto chiedere come mai i tre consiglieri eletti nella lista Mastrangeli non stanno più col sindaco Mastrangeli? Questa la domanda. Formalmente sono Lista Mastrangeli, essendo stato eletto in quella formazione, ma non vuol dire che devo sposare le scelte amministrative di Mastrangeli lì dove non le condivido. Eppure al sindaco avrei potuto evitare figuracce come coi cordoli di via Puccini, la riapertura a doppio senso di via Marittima, se non si fossero rilette per bene alcune delibere avremmo commesso errori e per fortuna sono state ritirate dall’ordine del giorno. Io sono colpevole di non aver firmato il documento di fiducia, con altri che l’hanno firmato salvo finire a fare opposizione. Chi è stato più coerente io, Bortone e Mirabella che non abbiamo firmato e subito dopo ci ha ritirato la delega o chi quel documento lo ha firmato ed ha proseguito la strada ed oggi sta all’opposizione con me e più di me? Quanto alle prossime elezioni sono concentrato nel raggiungere obiettivi amministrativi nell’interesse della città. Invito tutti a fare lo stesso. Ci sono troppe distrazioni relativamente ai vari appuntamenti elettorali, con impiego di energie che dovrebbero esser finalizzate a dar risposte ai cittadini. Io insieme al mio gruppo faremo valutazioni decidendo se proseguire questa esperienza e come proseguirla. Qualsiasi scelta faremo, sarà sempre nell’interesse della città”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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