Il 19 novembre si è celebrata la “Giornata Mondiale dei Poveri”, fortemente voluta da Papa Francesco il quale invita a non ignorare la presenza delle persone meno abbienti: «Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7) è stato il leitmotiv di questa settimana edizione. In occasione di tale ricorrenza anche le parrocchie di Arpino si sono mobilitate con diverse attività.
Non ultima quella di domenica 26, un pranzo comunitario come opportunità di vicinanza e fraternità nei confronti delle persone vulnerabili, degli “esclusi”, dei più fragili: un’iniziativa del parroco don Antonio Di Lorenzo e del “Centro di Ascolto Caritas Interparrocchiale” con i collaboratori deputati all’assistenza: «La parrocchia è a tutti gli effetti una famiglia, una comunità aperta, per cui la Chiesa intende stare vicino agli “emarginati”». Questo il messaggio d’amore di don Antonio che invita a creare momenti aggregativi, di condivisione e confronto, per stare insieme, parlare con gli altri ed ascoltare il prossimo, facendosi compagnia e sostenendosi: “La presenza di persone intorno a noi è un dono prezioso, non bisogna ignorarsi a vicenda ma saper approfittare della circostanza per vivere l’amicizia, la vicinanza. La solitudine è una nemico per tutti, un’ombra che ci allontana, ci esclude, ci avvilisce. Non possiamo perderci nel buio della solitudine e dell’indifferenza, dobbiamo ritrovare noi stessi per alimentare con costanza la fiamma della fratellanza, dell’amore, della benevolenza, della collettività. Le difficoltà, la tristezza, le tentazioni, tutto si supera, meglio se affrontato con il sostegno degli altri; le gioie, le soddisfazioni, i momenti felici sono ancora più belli quando condivisi”.
Al pranzo comunitario, tenutosi presso l’accogliente salone del Centro Pastorale di San Sosio, dedicato alla memoria di Samantha Gabriele, ha voluto essere presente anche Sua Eccellenza Mons. Gerardo Antonazzo. Il vescovo ha salutato gli ospiti con una particolare preghiera di benedizione, ha pranzato con loro, ha avuto piacere ad ascoltare le diverse storie, intrattenendosi anche in momenti di svago: «La Chiesa è con i poveri, siamo tutti bisognosi degli altri, di Dio. Condividere le povertà ci offre la possibilità di essere partecipi ognuno della vita dell’altro e ciò ci rende più “ricchi”. Questa giornata va intesa come una forma di alleanza e non di sussidio, per offrire consolazione e responsabilizzarci nei confronti del prossimo».
Alle parole di Mons. Antonazzo seguono quelle del parroco don Antonio Di Lorenzo: «Il senso della vita è quello di tendere una mano agli altri, una vita donata, spesa per gli altri, come ci insegna Gesù. La nostra comunità si batte molto su questo aspetto, della carità, della solidarietà».
Non poteva mancare la presenza delle istituzioni, nella persona del vicesindaco Massimo Sera: «La nostra comunità è sempre aperta alle iniziative solidali e di condivisione. È importante stare insieme, per avvertire meno il peso della solitudine e sentirsi parte integrante della società».