La guerra in Ucraina è ormai al 25esimo giorno. Si continua a combattere su più fronti, con distruzioni e perdite di civili e militari. Mentre si continua a tentare la difficile via dei negoziati, con i colloqui tra Mosca e Kiev che riprendono domani e la Turchia che annuncia un accordo vicino, dal fronte ucraino arrivano accuse terribili.
Gli invasori avrebbero perpetrato crimini mostruosi, soprattutto ai danni delle donne. La vicepremier ucraina Olha Stefanishyna afferma che le forze russe stanno aggredendo, stuprando e anche impiccando molte donne che non riescono a fuggire dalla loro brutale invasione. Stefanishyna ha ribadito le accuse di genocidio contro la Russia, ma ha accusato inoltre che donne ucraine sono state stuprate e uccise dai soldati russi: “Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne – ha aggiunto – donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo”. E una denuncia sugli stupri viene fatta anche da alcune deputate parlamentari ucraine affidata a giornalisti a Londra in occasione di una loro visita a Westminster e di cui dà conto il Daily Mail.
Non solo le donne vittime della guerra. Anche i bambini che ancora non sono riusciti a lasciare il paese sono in pericolo. Notizie drammatiche giungono anche da Sumy: 71 bambini sono stati fatti evacuare verso destinazioni estere dall’orfanotrofio di Sumy. Il sindaco Dmytro Zhyvytskyi ha affermato che i bimbi, molti dei quali affetti da problemi di salute, si sono dovuti rifugiare negli scantinati per due settimane prima di poter essere fatti partire.
Gli uomini al fronte, le donne e i bambini ai confini del Paese in cerca di fuga. Sono loro i più fragili sui quali si allunga ora l’ombra degli sfruttatori a caccia di ‘merce umana’ da avviare alla tratta e alla prostituzione. Un allarme lanciato dall’Unicef.
Come detto, Russi e ucraini riprendono i colloqui domani con un incontro online. Il presidente ucraino Zelensky in un’intervista alla Cnn ha detto: “Se questi tentativi falliscono, allora vuol dire che è la terza guerra mondiale”.