Il potere della fotografia e il sogno di una bambina divenuto realtà: Veruschka Baudo si racconta

Da bambina voleva fotografare le top degli anni '80 e '90. Oggi è una pluripremiata fotografa ritrattista che colleziona successi

Gli anni ’80 e ’90, i volti iconici delle top model che hanno scritto la storia della moda, le copertine patinate di Vogue, i servizi fotografici che hanno consacrato le modelle più famose e ammirate di quegli anni. Gli stilisti fanno a gara per averle in passerella, offrendo loro dei reward stellari, perché farle sfilare o averle come testimonial consolida l’immagine del loro brand. I media le trasformano in vere star: la visibilità non si limita a qualche campagna pubblicitaria o all’appuntamento in fashion week, diventano le protagoniste dei fashion party così come dei red carpet.

Erano gli anni in cui le ragazzine non fantasticavano dietro ad uno schermo sognando di diventare influencer. Sognavano di essere come Claudia Schiffer, Linda Evangelista, Cindy Crawford, Kate Moss e le altre top. Sognavano di diventare lo stilista che le vestiva o il fotografo che le ritraeva catturando non solo la loro bellezza ma la loro personalità, il loro carisma, la loro essenza.

Tra quelle milioni di ragazzine sognatrici c’è chi ce l’ha fatta. Chi ha trasformato quel sogno in realtà, quella passione nel suo lavoro. La storia di una delle fotografe più apprezzate di casa nostra, che ha alle spalle una lunga carriera costellata di successi, inizia proprio in quegli anni. Nella sua cameretta, mentre sfoglia quelle riviste, che raccontano un mondo scintillante, lei decide: da grande farà la fotografa.

Veruschka Baudo nasce a Scauri da genitori giovanissimi, la mamma aveva 16 anni, il papà 20. È quella che si definirebbe a tutti gli effetti una “figlia d’arte”. Il padre è giornalista e fotoreporter, la madre scrittrice ed appassionata di glamour. Viaggiano molto, girano il mondo. L’ambiente culturalmente vivace nel quale cresce la influenza positivamente. In casa ha tanti libri di fotografia collezionati da suo padre, quadri di artisti e giornali di moda della mamma. Ritaglia le foto, tappezza la sua cameretta di scatti che immortalano le icone di quegli anni. “Un giorno riuscirò a fotografarle”, è questo il suo più grande desiderio. Non sa ancora che un giorno le avrebbe addirittura incontrate da vicino, si sarebbe ritrovata con loro a party ed eventi internazionali.

Il sogno divenuto realtà

Dopo aver studiato Lingue all’università di Perugia, Veruschka si trasferisce a Parigi dove vive per otto anni lavorando nel turismo: “La fotografia mi piaceva, continuava ad essere la mia grande passione ma non era ancora il mio lavoro – racconta – operavo nel turismo. A 28 anni circa ho deciso di ritornare alle mie radici, a Gaeta. Lì sono rimasta per qualche anno lavorando come tour operator. Poi è arrivata la mia grande occasione. Una telefonata che ha cambiato la mia vita. In quel preciso momento ho capito che, forse, la mia passione era tornata a ricordarmi di quella ragazzina che custodiva gelosamente gli scatti pubblicati sulle riviste…Una mia amica aveva cominciato a lavorare per Mario Testino, a Londra. All’epoca era il fotografo più quotato, non a caso ancora oggi è considerato tra i fotografi di moda più famosi al mondo. I suoi scatti erano su Vogue, Elle, Glamour, Vanity Fair, era ricercato dalle più grandi case di moda, dai marchi del lusso. Le sue foto più iconiche ritraggono la principessa Diana e attrici del calibro di Julia Roberts. Alcuni suoi lavori sono esposti al Victoria and Albert Museum a Londra. In quella telefonata la mia amica mi disse che nell’azienda di Testino si stava aprendo una posizione lavorativa, tra i requisiti richiesti c’era quello di parlare tre lingue. Ne conoscevo alla perfezione più di tre. Avevo circa 34 anni, le mie coetanee stavano mettendo su famiglia. Mi domandavo se trasferirmi fosse la scelta giusta ma non ci ho pensato poi troppo”.

“London Calling”

Proprio come il titolo del capolavoro dei “The Clash”, Londra ha chiamato Veruschka. “Nel 2005 ho iniziato a lavorare nell’ufficio di Mario, a Notting Hill, dove sono rimasta per otto anni. Era il sogno divenuto realtà. Un ambiente fatto di creatività, multiculturale con professionisti di tutto il mondo che mi regalava stimoli meravigliosi. Non ero ancora fotografa ma vivevo immersa nella fotografia di moda. Ero account manager, producer e mi occupavo di tutto quello che occorreva per seguire i grandi brand che si rivolgevano a Mario. In quell’ufficio ho conosciuto da vicino le icone della moda, della musica, del maxi schermo, quei personaggi che da bambina vedevo sulle riviste patinate. Non mi sembrava vero. Da Claudia Schiffer a Kate Moss, passando per Elton John e Sting, l’ufficio di Mario era “casa” per le grandi star dell’epoca”.

I party esclusivi, i servizi fotografici, i personaggi iconici. Veruschka Baudo per otto anni vive a Londra il suo sogno di bambina. “A Notting Hill la fotografia è divenuta una quotidiana ispirazione, il mio lavoro, la mia passione. Una gavetta straordinaria per diventare fotografi di moda. Una scuola incredibile”.

Ma poi, come spesso accade nella vita, le cose cambiano ed occorre fare delle scelte, trovare nuove strade, cercare altre ispirazioni. È quello che è accaduto anche a lei quando è nata sua figlia. I ritmi del lavoro andavano necessariamente allentati, le priorità erano divenute altre. “Nel 2011, l’anno della grande crisi, Mario ha iniziato a perdere clienti importanti. C’era necessità di fare tagli sul personale e così tra quei tagli sono finita anche io. Sono rimasta single, con una bimba piccola e senza lavoro. A Londra, a chilometri di distanza dalla mia famiglia. Mi sono rimboccata le maniche ed ho deciso che non avrei comunque rinunciato al mio sogno”.

Ricominciare da zero

“Dopo un breve periodo, ho contattato uno studio famoso di Londra. Si occupava ovviamente di fotografia – racconta Veruschka Baudo – ma nulla a che fare con la moda. Lavorava nell’ambito del family. Alla fine, dopo tanti anni passati dietro le top model ho capito che sarebbe stata una sfida professionale ancor più grande riuscire a fotografare persone comuni. Fare uno scatto iconico con una modella in una location da sogno è una partita più facile da giocare. Connettermi con una donna incinta che conserverà per tutta la vita e per i suoi figli le foto della sua gravidanza e riuscire a raccontare le emozioni di quello scatto era molto di più. Catturare la loro anima, la loro bellezza interiore, la luce che riflettono in un momento unico della vita mi ha fatto davvero sentire una fotografa a 360°”.

“Questione di…Brand”

È il 2015 quando Veruschka si sente finalmente realizzata professionalmente. È pronta al grande salto. In quell’anno vede la luce il suo brand. “Veruschka Baudo Photography” racchiude l’essenza della sua vita, dalla bambina sognante nella sua cameretta alla fotografa con un importante bagaglio di esperienza alle spalle.

“La fiducia che le persone avevano nel mio operato, i feed positivi di chi era rimasto soddisfatto dei miei lavori sono stati il mio miglior biglietto da visita per ritagliarmi il mio spazio sul mercato. – Racconta – Sono riuscita a trovare il mio posto, la mia nicchia di clienti. Ed oggi posso permettermi uno dei lussi più grandi della vita: fare della propria passione il proprio lavoro e riuscire a vivere di questo”.

Oggi sta scoprendo “nuove frontiere” e spiega: “Mi sto specializzando nel Brand Photography anche se nell’ultimo periodo della mia vita professionale c’è un settore che mi sta regalando grandi soddisfazioni ed emozioni. Quello dei ‘retreat’, siano essi spirituali, di yoga o reiki e via discorrendo. Le esperienze olistiche per allineare anima e corpo, in location in sintonia con la natura, sono molto ricercate in Inghilterra e sul mercato internazionale. Si tratta di esperienze coinvolgenti di disconnessione positiva dal caos e dalla frenesia della vita quotidiana attraverso vari pratiche di meditazione e scoperta di sé”.

Ritorno alle origini

Proprio nell’ottica di seguire questo nuovo trend che la coinvolge in prima persona, Veruschka ha deciso di tornare alle origini. Quale luogo migliore per un retreat spirituale se non le spiagge di Gaeta, la natura ed i paesaggi incantati della riviera di Ulisse. Dal 13 al 18 settembre prossimi si terrà “Goddess Retreat”. Cinque giorni per un’esperienza meditativa immersiva tra terra, aria ed acqua che Veruschka è pronta a vivere e ad immortalare nei suoi scatti. Combinando la sua esperienza nel turismo e nella fotografia con la spiritualità, la pluripremiata fotografa ritrattista mira anche a promuovere la sua terra.

“Con il brand DEA, che simboleggia un santuario sacro dedicato a donne fiere e piene di sentimento, che incarnano l’essenza della femminilità e della forza divina, ho voluto creare immagini magiche che risuonino con autenticità. Queste immagini sono più che semplici ritratti, agiscono come catalizzatori per l’anima”. – E proprio quelle immagini, quell’essenza che riuscirà a catturare sulle spiagge pontine durante il retreat di settembre si candidano già a fare in breve tempo il giro del mondo.

Mai smettere di sognare

Nonostante la sua brillante carriera, i successi e le soddisfazioni, quella bambina amante della fotografia continua a sognare. E alla domanda “Come ti vedi tra dieci anni?” risponde senza esitazioni: “Vorrei tornare a Gaeta, avere una base nella mia terra d’origine anziché a Londra ma da lì continuare a viaggiare per ampliare sempre di più i miei orizzonti. Il mio sogno è quello di diventare fotografa di “retreat” in tutto il mondo”.

Al seguente link https://veruschkabaudo.com/ è possibile scoprire alcuni dei lavori di Veruschka Baudo.

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Roberta Di Pucchio
Roberta Di Pucchio
Giornalista pubblicista

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