Dopo cinque giorni di fuoco questa è la foto, scattata nella mattina odierna, della pineta alla Bagnara, località Monte San Giovanni Campano: un incendio che ha tenuto impegnati i Vigili del Fuoco, i volontari della Protezione Civile giunti anche dai comuni limitrofi, elicottero e canadair coordinati dalla Sala Operativa Regionale della Protezione Civile. Un rogo di origine dolosa, almeno dieci gli inneschi individuati nelle ultime ore, che ha divorato ettari di vegetazione, tra cui la pineta che abbellisce le colline a ridosso della superstrada Sora/Ferentino, immediatamente dopo la rampa di ingresso a Castelliri. La terra arida, erba e sterpaglie secche, la resina di cui sono ricchi i pini e le folate di vento hanno alimentato le fiamme, non è stato semplice contenere il fronte del fuoco, alle volte quasi impossibile. Gli operatori non si sono mai arresi, hanno insistito con le operazioni di raffreddamento ed estinzione, hanno evitato che le lingue di fuoco si avvicinassero alle abitazioni o scendessero in direzione della SR214.
Per giorni il fumo denso ed acre ha reso l’aria irrespirabile: “Benedetta pioggia” esclamano in molti questa mattina dinanzi alla pineta bruciata, annerita e devastata. Le ceneri ora rendono il suolo idrorepellente, non si esclude che le radici ancora calde sottoterra creino scintille e facciano ripartire qualche fuoco. Ci vorranno decine e decine di anni affinché la vegetazioni torni a crescere rigogliosa e gli alberi ricolonizzino la zona: chi appicca gli incendi a tutti gli effetti distrugge l’ecosistema della località interessata dalle fiamme…chi appicca un incendio è un assassino della natura.
Incendio Bagnara, pineta distrutta e danni irreparabili: l’immagine dello scempio
Monte San Giovanni Campano - Dopo 5 giorni di fuoco, l'immagine della pineta alla Bagnara, annerita ed ancora fumante, genera tanto sconforto
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