Milano – Un’altra tragedia in carcere. Nel penitenziario di San Vittore, un detenuto di 18 anni è morto carbonizzato in seguito a un incendio divampato nella cella nel quale si trovava insieme a un altro recluso. Lo rende noto la Uilpa, sindacato di polizia penitenziaria. Il rogo, spiega Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa, “sarebbe stato appiccato dagli stessi detenuti, come ormai avviene con assidua frequenza. Non crediamo possa parlarsi di suicidi – continua nel comunicato – ma è un’altra morte che si aggiunge ai 70 detenuti e ai 7 agenti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno in quello che sempre più appare come un bollettino di guerra. Quanto accaduto a San Vittore mette ancora una volta a nudo la crisi senza precedenti del sistema penitenziario e se le conseguenze non sono state ancora più gravi lo si deve solo al pronto e professionale intervento della Polizia penitenziaria che, depauperata negli organici, stremata nelle forze e mortificata nell’orgoglio è intervenuta mettendo in salvo il secondo recluso e impedendo che le fiamme si propagassero al resto del carcere”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.