Lotta ai flebotomi, i risultati del progetto Climos dopo due anni di ricerca

Identificato fino a questo momento un totale di 19 taxa di flebotomi, appartenenti a sette sottogeneri: i risultati

L’Assemblea Generale del Progetto CLIMOS, che si è tenuta a Roma nella sede dell’Istituto Superiore di Sanità ha mostrato una serie di sviluppi vitali nel lavoro in corso per assistere le autorità pubbliche nella lotta contro le malattie causate da flebotomi, incluse la leishmaniosi e le infezioni da flebovirus. Al termine del secondo anno del Progetto i partner si sono riuniti per valutare i progressi e l’impatto finale della ricerca. Un focus chiave durante la discussione è stato l’identificazione dei campioni di flebotomi raccolti durante la stagione 2023. Questo processo è stato completato dalla maggior parte dei paesi, con la ricerca di patogeni che è al momento in corso. Questi risultati verranno integrati nel dataset Early Warning System (EWS). Correlando la presenza e la densità dei flebotomi con variabili come la temperatura, l’umidità o l’altitudine abbiamo l’obiettivo di migliorare i nostri modelli predittivi. Lo scopo finale di CLIMOS è di pubblicare una piattaforma per la gestione della salute pubblica e di sviluppare strategie di adattamento per le malattie legate ai flebotomi.

Risultati sulla raccolta di flebotomi  

Quasi tutti i partner hanno lavorato i campioni raccolti nella prima stagione. Degli oltre 35mila campioni analizzati, circa il 93% è stato identificato a livello di specie o di sottogenere. E’ stato identificato fino a questo momento un totale di 19 taxa di flebotomi, appartenenti a sette sottogeneri. La maggior parte dei campioni è risultata appartenere al sottogenere Larroussius. Tra questi, Ph. perniciosus, Ph. perfiliewi e Ph. tobbi rappresentano la maggior parte degli esemplari catturati. I partner hanno iniziato lo screening dei pool di flebotomi per gli agenti che causano malattie, compresa l’identificazione dei pasti di sangue nelle femmine.  

Dal punto di vista della rilevazione dei patogeni, lo screening per la Leishmania è stato completato in Austria, Croazia, Germania, Italia e Slovenia. Allo stesso modo l’analisi del Phlebovirus è terminata in Austria, Croazia, Corsica, Germania e Slovenia. Alcuni articoli scientifici sulla competenza dei vettori Ph. perniciosus e Ph. tobbi per le specie di Leishmania sono attualmente in revisione, mentre sono in preparazione nuovi studi su Sergentomyia minuta. In aggiunta è stato portato a termine il progetto di una nuova trappola semichimica ‘appiccicosa’ per i flebotomi, mentre lo sviluppo di un prototipo con una videocamera e una batteria è in corso. Queste innovazioni promettono di aiutare significativamente gli sforzi nel monitoraggio e nel controllo dei flebotomi nelle regioni colpite, che possono essere allargati al controllo di altri vettori. La ricerca di antigeni ricombinanti salivari come marker dell’esposizione ai flebotomi è in corso, e verrà usata per stimare l’esposizione sia nei cani che nell’uomo, fornendo informazioni critiche per la valutazione del rischio.

Un sistema di allerta precoce

CLIMOS sta preparando differenti workshop che saranno lanciati in nove paesi per raccogliere gli input dei diversi stakeholder locali su come implementare al meglio il Sistema di allerta precoce (Early Warning System, EWS) per i flebotomi, garantendo che il sistema soddisfi le necessità di autorità di salute pubblica, veterinari e altre comunità locali. L’Assemblea si è conclusa con un ‘exploitation workshop’ che ha esplorato come le scoperte del progetto possono essere applicate in contesti ‘reali’. Il prossimo passo include la preparazione di una bozza di piano dettagliato per identificare i risultati chiave che possono essere sviluppati e applicati secondo la struttura del progetto, per far sì che le scoperte scientifiche possano tradursi in benefici tangibili per la salute pubblica e la prevenzione. – Fonte ISS.

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