Malore in campo per Filippo Tajani. Domenica di paura per il vicepremier: “Un grande spavento”

Paliano - Mentre giocava con la sua squadra, il Ferentino, si è accasciato in campo. Tanta paura per la famiglia Tajani: poi il lieto fine

“Abbiamo avuto un grande spavento ma ora Filippp sta bene ed è in buone mani”, così il Vicepremier Antonio Tajani ieri fuori dal Policlinico Gemelli di Roma, a poche ore dal ricovero del figlio Filippo, commentava una domenica di grande paura per lui e per la sua famiglia. 

In serata sui social, nel condividere la foto di Filippo, il Ministro degli Affari Esteri ha scritto: “Filippo è fuori pericolo ricoverato al Gemelli. Grazie a tutti per esserci stati vicini in un momento di grande paura. Grazie a chi lo ha soccorso ed al Ferentino Calcio la cui maglia indossa con amore e orgoglio”. Un sospiro di sollievo per tutti, dopo ore di grande apprensione. 

Il malore in campo e la corsa a Roma in eliambulanza 

Tutto ha avuto inizio nella tarda mattinata al “Tintisona” di Paliano, mentre si disputava la partita valevole per la 20esima giornata d’Eccellenza – Girone B tra Città di Paliano e Ferentino squadra nella quale gioca Filippo Tajani, classe ‘93. Proprio lui al 38’ della prima frazione di gioco si è accasciato a terra perdendo i sensi. Immediata la chiamata ai soccorsi con i sanitari del 118 che hanno praticato le prime manovre in attesa dell’arrivo dell’eliambulanza che ha poi trasferito il giovane al Policlinico Gemelli di Roma dove Tajani junior è arrivato vigile e cosciente ed è stato ricoverato nel reparto di medicina d’urgenza. 

Poche ore dopo è arrivato un primo bollettino che lo dichiarava in buone condizioni e non in pericolo di vita. Tenuto sotto osservazione, nel corso della giornata sono stati eseguiti tutti gli accertamenti utili a stabilire le cause del malore. 

Tantissimi i messaggi di vicinanza alla famiglia del Vicepremier, non solo dagli esponenti politici. In tanti hanno manifestato preoccupazione e vicinanza a Filippo, amici, compagni di gioco, conoscenti e simpatizzanti politici di papà Antonio. La provincia di Frosinone, in particolare, è rimasta con il fiato sospeso per ore. Poi il lieto fine.

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