Per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei disturbi del comportamento alimentare, il 15 marzo 2012 è stata istituita la Giornata del Fiocchetto Lilla
Sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei disturbi del comportamento alimentare. Con questo obiettivo dieci anni fa, il 15 marzo 2012, è stata istituita la Giornata del Fiocchetto Lilla. Promossa per la prima volta dall’Associazione “Mi Nutro di Vita”, dal 2018 è riconosciuta istituzionalmente come Giornata nazionale contro i Disturbi dell’Alimentazione dalla Presidenza dei Ministri. Il simbolo del Fiocchetto Lilla ha origine in America e rappresenta da più di 30 anni la lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare.
Solo in Italia i disturbi del comportamento alimentare riguardano almeno 3 milioni di persone, soprattutto adolescenti. Secondo i dati raccolti dal Centro per i disturbi del comportamento alimentare dell’ospedale San Raffaele di Milano, sono soprattutto le ragazze tra i 15 e i 25 anni a soffrire di forme spesso combinate di anoressia e bulimia, mentre mentre il binge eating disorder (BED, disturbo da alimentazione incontrollata) risulta più diffuso tra i 35 e i 50 anni, tanto nei maschi quanto nelle femmine.
La pandemia, i lockdown, l’isolamento hanno determinato il peggioramento di una situazione già complessa. Le richieste di aiuto negli ultimi due anni sono notevolmente aumentate, per questo è necessario capire quando e come intervenire. Il Fiocchetto Lilla si propone, dunque, come un simbolo di speranza perché i DCA meritano attenzione, rispetto e cura da parte delle persone, della società e del sistema sanitario in generale.
Per questo motivo occorre accrescere la consapevolezza, a livello individuale ed istituzionale, bisogna scoraggiare il distacco e il disinteresse così da evitare l’indifferenza di fronte a problematiche di questo tipo e favorire, al contrario, la crescita di una cultura fondata sull’ascolto. Bisogna inoltre creare una rete di supporto e di cura rivolta a chi ne è direttamente colpito ed alla sua famiglia, così da contrastare il disagio relazionale, il senso di abbandono e l’omertà che spesso caratterizzano queste problematiche.
In tutta Italia negli ultimi anni si sono moltiplicati i centri specializzati. Il sostegno al paziente così come alla famiglia è fondamentale per chi soffre di disturbi alimentari. Lavorare con la famiglia, coinvolgere i familiari nella battaglia contro la malattia diventa decisivo e assume un’importanza decisiva per l’esito del trattamento, così come spiegano ormai da anni gli esperti.
E’ però necessario agire nel modo giusto e con le giuste competenze per evitare di peggiorare situazioni già complesse. Con l’obiettivo di offrire un elenco di centri e professionisti specializzati, la Società Italiana di Riabilitazione Interdisciplinare Disturbi Alimentari e del Peso ha pubblicato un elenco con tutti i riferimenti utili nelle singole regioni che è possibile consultare online.