Serie B – Un pareggio importante e una prestazione solida al “Barbera”. Il Frosinone esce con un punto dalla sfida contro il Palermo, mostrando organizzazione e sacrificio. A fine gara, l’allenatore giallazzurro ha analizzato così la partita.
Mister, era in emergenza difensiva ma la scelta di affidarsi a Marchizza, Gelli e Bracaglia a uomo sul tridente del Palermo sembra aver pagato. È soddisfatto?
“Moderatamente soddisfatto, perché possiamo e dobbiamo migliorare. Ogni partita è diversa e bisogna saperci entrare dentro. Oggi eravamo molto giovani come età media in campo, questo è positivo, ma ci sono tanti aspetti su cui lavorare”.
Per un’ora avete giocato a ottimo livello. Ha qualche rimpianto per il finale, quando la squadra è calata?
“Sì, soprattutto nella qualità del palleggio. Più sei preciso nel fraseggio e più controlli la partita. Alcune situazioni fisiche mi hanno portato a fare cambi, Inzaghi ha cambiato anche lui e abbiamo retto ai suoi assalti. Forse potevamo essere più incisivi nelle ripartenze. Ma siamo venuti a giocarcela contro una grande squadra e un grande allenatore”.
Pensa che il Frosinone possa ambire agli stessi obiettivi del Palermo?
“Il campionato di Serie B è folle e molto lungo. Noi vogliamo migliorare partendo da questa base, sapendo bene qual è il nostro obiettivo. Il Palermo ha la struttura per fare un campionato di vertice, noi pensiamo al nostro percorso”.
A fine gara siete andati sotto il settore ospiti: un gesto simbolico?
“Sì, volevamo dedicare la vittoria ai nostri tifosi, anche se non è arrivata. Non ritengo giusto vietare ancora oggi le trasferte: nel 2025 ci sono leggi e strumenti per garantire la libertà di movimento. Ci eravamo detti prima della partita che, in caso di risultato positivo, saremmo andati sotto la curva a salutarli per dimostrare che squadra e tifoseria sono un tutt’uno”.
Mancano due giorni alla chiusura del mercato: cosa si aspetta? E ci chiarisce la situazione Monterisi?
“Monterisi ha un problema fisico, da martedì tornerà ad allenarsi con il gruppo. Sul mercato, la strada la indicano il presidente e i direttori Doronzo e Castagnini. Io devo pensare solo al campo e a far crescere la squadra, soprattutto i giovani”.