Riccardo Mastrangeli in alto, subito dopo Luigi Germani e in terza posizione Luca Di Stefano. I grandi elettori, ovvero sindaci e consiglieri, li troveranno in questo modo sulla scheda per l’elezione del presidente della Provincia. Al voto si andrà il 18 dicembre, dalle 8 alle 20. Non sarà un partita facile per nessuno dei tre. Dovranno, infatti, tentare di portare dalla loro parte il maggior numero possibile dei 91 primi cittadini e dei 1.055 consiglieri comunali della Ciociaria.
La sfida per lo scranno più alto di Palazzo Jacobucci si basa essenzialmente sull’indice di ponderazione. In buona sostanza i Comuni più grandi pesano di più. Dire, quindi, di avere raccolto un maggior numero di firme, rispetto a un altro candidato, può non significare nulla.
Sono 9 i Comuni della fascia rossa, ovvero con un indice di ponderazione pari a 228: Alatri, Anagni, Ceccano, Ferentino, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Pontecorvo, Sora e Veroli. Nella fascia della scheda grigia i Comuni sono 12: Aquino, Arce, Arpino, Boville Ernica, Ceprano, Cervaro, Fiuggi, Paliano, Piedimonte San Germano, Ripi, Roccasecca, Sant’Elia Fiumerapido. L’indice di ponderazione è 115. Sono 16 i Comuni della scheda arancione: Amaseno, Atina, Castelliri, Castro dei Volsci, Castrocielo, Esperia, Morolo, Patrica, Pico, Piglio, Pofi, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Serrone, Supino, Torrice. Indice di ponderazione: 62. Infine, i 52 Comuni della scheda azzurra. Indice di ponderazione: 30.
In uno scenario politico contrassegnato dalle spaccature sia nel centrodestra sia nel Pd e da piccole defezioni in Forza Italia e nella Lega, non è facile capire come finirà una competizione politica contrassegnata da trasversalismi basati anche su vendette personali. Di certo c’è che il giorno successivo, una volta eletto il nuovo presidente, si consumerà una sorta di resa dei conti in entrambi gli schieramenti, anche e soprattutto in vista delle Regionali.