Quarantaseienne invalido costretto a dormire in auto, il disperato appello di Domenico

Arce - L'uomo, che si era incatenato in Comune, torna ad appellarsi alle Istituzioni. Calpestata la sua dignità

Arce – Domenico, 46 anni, residente ad Arce, invalido, con embolia polmonare, seguito dal CIM, torna a lanciare il suo appello alle istituzioni. È passato già un mese dal giorno in cui l’uomo, per ricevere opportuna attenzione relativamente al disagio che sta patendo, nella mattinata dello scorso 18 agosto, si era recato presso il palazzo comunale di Arce incatenandosi ad una sedia fuori l’ufficio del primo cittadino. Sul suo petto un cartello con la scritta “DOVE SONO LE ISTITUZIONI?”.

In più occasioni il cittadino ha reso note le sue disperate condizioni al sindaco Luigi Germani, agli Assistenti Sociali che prestano servizio presso il Comune di Arce, alle forze dell’ordine. Interessati anche gli uffici della Prefettura di Frosinone con una richiesta di incontrare il Prefetto dr. Ernesto Liguori inoltrata, stando a quanto raccontato dall’uomo, ad inizio agosto e sollecitata nel corso del tempo ma alla quale non è mai stata data risposta.

Domenico ha bisogno di un posto dove vivere: ospite di un amico, l’alloggio “di fortuna” si è poi rivelato inagibile in quanto, a seguito di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco, i locali erano risultati poco sicuri e il soffitto pericolante.

Alla protesta del 46enne, il primo cittadino Luigi Germani, con la presenza dei Carabinieri della locale stazione di Arce e dei colleghi di Pontecorvo, aveva ricevuto l’uomo raccogliendone le richieste; al colloquio aveva partecipato, via telefono, anche l’assistente sociale del CIM la quale si era pronunciata sui disagi del paziente seguito dal centro. In quella sede il sindaco, nei limiti delle possibilità sempre disponibile, si era fatto carico dell’impegno di individuare un alloggio più consono e che corrispondesse alle esigenze, anche di salute, dell’uomo.

Domenico adesso dorme in macchina, senza potersi lavare o poter cucinare, vive di stenti, in una condizione di oggettiva difficoltà, in attesa che l’alloggio “provvisorio” gli venga assegnato in tempi brevi ed in condizioni vivibili. Sembrerebbe che l’appartamento versi ancora in uno stato poco dignitoso: umidità alle pareti, servizi impraticabili, igiene e sicurezza precarie. Resta ancora un po’ di fiducia nelle istituzioni. * Di Sara Pacitto.

- Pubblicità -

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Giovane mamma smarrisce la borsa con il denaro al parco, il custode la trova e gliela restituisce: l’esemplare gesto

Sora - La bella storia ha per protagonista il custode del parco dedicato a Mons. Mario Morganti: un esempio di onestà

Confisca milionaria della DIA, il patrimonio di due famiglie rom nel mirino: tra ville di lusso e terreni

A illustrare i dettagli dell’attività il procuratore capo di Cassino, Carlo Fucci, e il capocentro della DIA, colonnello Mario Conio

Maxi furto di rame e bronzo in zona Asi, i ladri fuggono con 100 chili di materiale: indagano i carabinieri

Ferentino - Ignoti si sono introdotti in un capannone dismesso della zona industriale e hanno portato via materiale per circa 100 chili

Tenta di rapinare la struttura che lo ospita, 16enne in manette dopo la violenta aggressione

Fiuggi - Il giovane ha aggredito il responsabile del centro e tentato la fuga dopo aver sottratto un portafogli e un registro

La droga come affare di famiglia, arrestati due fratelli nella Valle di Comino: l’indagine – VIDEO

I due fratelli di 39 e 42 anni rifornivano clienti in tutta la zona, gestendo la rete come un’attività organizzata

Ladri in azione all’IC Sant’Elia Fiumerapido – Vallerotonda, è il secondo furto in pochi mesi: caccia alla banda

I malviventi hanno portato via computer, tablet e altro materiale didattico. Si tratta del secondo episodio in pochi mesi
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -