Referendum 8 e 9 giugno – Fantini e Battisti: “Cinque sì per diritti, tutele e democrazia”

Il segretario uscente del Partito Democratico provinciale spiega le ragioni del sì così come la consigliera regionale dem

Referendum 8 e 9 giugno, Fantini e Battisti fanno appello agli elettori per i cinque sì per “una democrazia più equa e moderna e per rafforzare diritti e tutele”.

Fantini per il sì

“Voterò convintamente cinque sì perché questi referendum intervengono su ambiti centrali per il presente e il futuro del Paese: tutela del lavoro, sicurezza, contrasto alla precarietà, giustizia sociale e riconoscimento della cittadinanza. Sì per il reintegro in caso di licenziamento illegittimo, affinché chi viene allontanato senza giusta causa possa tornare al proprio posto di lavoro; sì per estendere le tutele ai lavoratori delle piccole imprese, introducendo un indennizzo equo anche per chi oggi ha meno strumenti di difesa; sì contro l’abuso dei contratti precari; sì per la responsabilità solidale negli appalti, affinché l’impresa appaltante risponda in caso di incidenti sul lavoro e non possa sottrarsi agli obblighi di sicurezza; sì per una cittadinanza più giusta, riducendo da 10 a 5 anni il periodo minimo di residenza richiesto per presentare domanda, con l’obiettivo di riconoscere diritti a chi vive, lavora e contribuisce alla società italiana. – Così in una nota il segretario uscente del Partito Democratico della provincia di Frosinone, Luca Fantini. – Questi quesiti ci offrono l’occasione per correggere storture evidenti e aggiornare norme che penalizzano lavoratori, giovani e nuove generazioni di cittadini. Come Partito Democratico abbiamo scelto con chiarezza da che parte stare: dalla parte dei diritti e delle persone. Grazie alla CGIL, ai comitati e alle tantissime ragazze e ragazzi per l’impegno che hanno dimostrato in questo straordinario percorso”.

Battisti: “Cinque sì”

“Il voto dell’8 e 9 giugno rappresenta un passaggio importante per chi crede in uno Stato più giusto, che non si volta dall’altra parte davanti alle diseguaglianze. Voterò cinque volte sì, perché questi referendum riguardano direttamente la qualità della nostra democrazia: dal diritto al lavoro alla sicurezza nei cantieri, fino al riconoscimento pieno della cittadinanza a chi è parte integrante della nostra società”. Lo dichiara Sara Battisti, consigliera regionale Pd del Lazio – “Servono regole più chiare e più eque. È giusto che chi subisce un licenziamento illegittimo possa essere reintegrato, così come è doveroso garantire un indennizzo dignitoso anche ai lavoratori delle piccole imprese, troppo spesso esclusi dalle tutele minime. Allo stesso modo, è urgente intervenire sulla precarietà: il sistema attuale favorisce una moltiplicazione di contratti instabili che danneggiano intere generazioni. Sulla sicurezza nei luoghi di lavoro la responsabilità deve essere condivisa e chi affida appalti non può pensare di eluderla. Le morti sul lavoro non sono fatalità: sono spesso il risultato di regole non rispettate e controlli insufficienti. Infine, il tema della cittadinanza non può più essere rimandato. Rendere possibile la richiesta dopo cinque anni di residenza regolare significa riconoscere la realtà quotidiana di tantissime persone che vivono e contribuiscono al nostro Paese. Continuare a ignorarle è ingiusto, prima ancora che miope. Questi referendum parlano di inclusione, di legalità, di giustizia sociale. Per questo – conclude – sostenerli con cinque sì significa fare una scelta di campo chiara: dalla parte dei diritti e delle persone e per dare un segnale alla destra che sta facendo una campagna per non fare votare gli italiani, un atteggiamento vergognoso da parte del governo che porta avanti una campagna per l’astensione assolutamente inaccettabile”.

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