Regionali, senza il ‘campo largo’ Leodori pronto al passo indietro

Il vicepresidente evidenzia che occorre dare una continuità amministrativa per riuscire a battere il centrodestra

Si fa sempre più complicata la partita all’interno del centrosinistra per il dopo Zingaretti. Daniele Leodori, vicepresidente uscente della Regione Lazio, finora disponibile a candidarsi alla presidenza, è pronto a un passo indietro in assenza del campo largo. Le consultazioni dovrebbero tenersi il 5 febbraio. La data, però, non è sicura, perché Zingaretti ha legato le sue dimissioni, per incompatibilità con il mandato parlamentare, all’approvazione del collegato. E c’è già chi indica il 12 febbraio.

Nei mesi scorsi – evidenzia Leodori – ho dato la disponibilità a proseguire l’esperienza condotta in questi anni in Regione Lazio anche impegnandomi in prima persona, anche con le primarie, per continuare questo lavoro con una coalizione unita e ampia. In questo momento il progetto del campo largo mi sembra più fragile e ne prendo atto. Non sta a me giudicare le scelte di altri partiti, ma, è chiaro che la mia disponibilità fosse legata fortemente alla possibilità di proseguire questa esperienza. Per quello che mi riguarda, continuerò a lavorare per realizzare questo disegno unitario finché sarà possibile. Perché a mio avviso rimane necessario per dare al Lazio continuità e qualità amministrativa e, allo stesso tempo, battere le destre. Proseguirò il mio impegno da Vicepresidente fino alla fine con la serietà  e la passione che da sempre contraddistinguono il mio lavoro. Continuerò anche a impegnarmi per il nostro territorio perché non posso non ricambiare la fiducia e la stima che tanti ripongono in me”.

E poi aggiunge anche: “Le vicende di queste ultime settimane impongono una riflessione seria e importante che voglio condividere con chi mi accompagna ogni giorno e chi ci supporta. Il lavoro che abbiamo svolto in questi anni in Regione Lazio ha prodotto risultati importanti. È stato possibile grazie alla qualità umana delle persone impegnate in questo progetto ma anche alla capacità di condividere le scelte con un’alleanza ampia, che ha lavorato nella stessa direzione”.

“Siamo stati la prima Regione ad allargare l’alleanza di centrosinistra con una coalizione che includeva il Movimento Cinque Stelle e gli unici ad avere nella nostra maggioranza contemporaneamente anche i rappresentanti di Azione, Italia Viva, Demos e le forze ambientaliste e di sinistra. I risultati raggiunti sono stati frutto anche di questa unità”.

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