Raffaele Ruscillo invia una lettera al sindaco di Sant’Elia Fiumerapido Roberto Angelosanto e annuncia la sua uscita dalla maggioranza. Ma anche la costituzione di un gruppo autonomo.
“Egregio Sindaco, ti ho più volte e con forza rappresentato la mia ferma condanna dei comportamenti interpersonali che penosamente si trascinano tra tutti i componenti dell’esecutivo e della stessa maggioranza, caratterizzati da diffidenza, malcelata insofferenza e desiderio di emergere come singolo piuttosto che di collaborare per un unico obiettivo. Tale condizione non ha consentito di lavorare e di produrre con efficacia quel rilancio socio-economico e culturale per il quale ci eravamo candidati ed in funzione del quale avevamo ottenuto il consenso”.
Le motivazioni
“Nonostante questa amara constatazione ho cercato di sensibilizzare Te e di conseguenza tutti i componenti della maggioranza sulla necessità di invertire la rotta, senza ulteriori titubanze. Mi sono recato da Te personalmente in più circostanze, ho inviato a Te e ai colleghi consiglieri diversi scritti contenenti mie riflessioni ed in cui esternavo la mia sofferenza in termini politici ed operativi, suggerendo sempre soluzioni e proponendo mutamenti necessari che potessero rilanciare l’azione amministrativa. In particolare ho sostanziato tale mia condizione nella mia ultima lettera del 04/07/2022, prot. N°8472, nella quale, oltre a ribadire le mie critiche, sempre costruttive e sempre rivolte ad una soluzione efficace, sulla conduzione complessiva dell’Amministrazione, ponevo l’accento sull’assenza di progettualità ed evidenziavo specifiche carenze ed atteggiamenti, da me ritenuti inaccettabili, che mi inducevano a rassegnare le dimissioni da “Assessore ai Lavori Pubblici, Personale, Commercio e Attività Produttive””.
“A tali rilievi e al profondo disagio da me vissuto – sottolinea ancora Ruscillo nella lettera -, manifestato senza riserve, non è mai stata data alcuna risposta se non quella di continuare, imperterriti ed impermeabili, nella inconsistente e misera quotidianità che si sostanziava in una critica arida, priva di contenuti e di idee, testimonianza evidente di incapacità amministrativa e di visione politica. Sono trascorsi quasi quattro mesi dalla presentazione della lettera citata. In questo tempo non ho mai trascurato i miei impegni e le mie responsabilità di consigliere di maggioranza e, proprio da semplice consigliere, ho continuato a seguire le opere e le iniziative in essere per evitarne una interruzione traumatica in danno della collettività santeliana. Ho nel contempo sperato ed auspicato che la mia azione di pubblica denuncia facesse emergere la necessità di un confronto serio e senza riserve sui problemi da affrontare e sui comportamenti da cambiare”.
“Ho al contrario verificato, come già avvenuto a seguito delle dimissioni da assessore della collega Monia Miele, indifferenza ed anche insofferenza. In seguito alle dimissioni sia di Monia Miele che delle mie non ha fatto seguito alcuna informativa né un dibattito o un confronto doveroso nella massima sede di rappresentanza democratica, il Consiglio Comunale. Si rifugge dall’analisi e dal confronto perché ciò imporrebbe interventi profondi nella impostazione dell’azione politica definita e una conseguente azione amministrativa volta a garantire radicali mutamenti nei rapporti umani e istituzionali tra tutti i componenti di questa maggioranza ormai naufragata. Si ritiene, errando, che la quotidianità nel suo susseguirsi di fatti ed avvenimenti, che possono anche risultare distraenti, e il procedere laborioso e meritorio dei componenti la struttura organizzativa dell’Ente, suppliscano ad una condizione di assenza totale di organizzazione, programmazione e coesione politica a cui non è mai stato dedicato un solo momento di riflessione”.
“Ne consegue, ovvio, un “liberi tutti”. Per cui un Consigliere di questa Maggioranza può tranquillamente ed in pubblica piazza, per la precisione dinanzi al bar “Centrale”, lamentare “l’ormai evidente inesistenza” di questa maggioranza e parlare quindi di incapacità dei suoi componenti con aggettivi dispregiativi che qui non riporto per rispetto dell’Istituzione. Il Capogruppo di Maggioranza inoltre, si dimette dal suo ruolo con chiare motivazioni, al di là di quelle ufficialmente fornite nella sua lettera scritta su “whatsapps” e messa a disposizione dei consiglieri di maggioranza, di mancata condivisione della conduzione amministrativa e di rifiuto di specifiche scelte da Te compiute e alle quali non è stato mai dato seguito. E come non stigmatizzare l’insopportabilità e incomunicabilità, ormai consolidata, tra le due Assessore, in perenne contrapposizione, per non parlare, infine, della totale assenza dell’altro Assessore che non è presente sul territorio e nella vita amministrativa per l’intera settimana”.
La decisione
“Tutto ciò – tira le sue conclusioni Ruscillo – certifica, in tutta la sua evidenza ed incontestabilità, incapacità, insensibilità e non curanza delle evidenti criticità emerse in questi anni e mai seriamente affrontate. Alla progettualità e al reciproco indispensabile rispetto, si privilegiano personalismi e protagonismi, tipici di personalità immature che d’un tratto si ritrovano a confrontarsi con responsabilità e doveri di cui non sopportano il peso. Tali atteggiamenti non possono non tradursi in modo inequivocabile nella presa d’atto dell’avvenuto fallimento di questa maggioranza e di questa esperienza amministrativa che procede inarrestabile nella direzione, preoccupante ma irreversibile, di regressione di ruolo e di prestigio delle Istituzioni. Avendo ormai certezza della irrecuperabilità di un rapporto che sia rispettoso delle persone, produttivo e di garanzia per il futuro dei santeliani, non volendo rendermi compartecipe e corresponsabile di questo fallimento, con la presente Ti comunico di vedermi costretto ad abbandonare in via definitiva questa maggioranza ed accingermi a riacquistare pienamente la mia autonomia di ruolo, di pensiero e di azione, costituendo un gruppo consiliare autonomo denominato “Libertas”. Non posso concludere la presente non dando il giusto risalto ad un rapporto umano e personale che in questi anni si è instaurato e consolidato nei tuoi confronti. Esso per quanto mi riguarda non viene incrinato dalla mia presente decisione rimanendo una scelta puramente “politica””.
“Proprio tale ultima considerazione mi induce ad una esortazione: libera la tua mente da tutti i condizionamenti che la occupano ed offuscano. Guarda la realtà che ti circonda con il necessario realismo affinchè tu possa renderti conto di essere all’interno di una palude. La mia coraggiosa e leale presa di posizione non è altro che la punta dell’iceberg di ciò che io denuncio ma la parte sommersa, ben maggiore, sta per travolgerti portandoti al fondo. Abbine consapevolezza”.