Sanità, il San Camillo primo ospedale del Lazio nella top ten delle migliori strutture pubbliche

L’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini risulta complessivamente al nono posto nel nostro paese.

L’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini è il primo ospedale pubblico del Lazio e nella top ten dei grandi ospedali d’Italia. Sono questi i risultati che emergono dalla classifica stilata dal Sole 24 Ore basata sul report delle attività di ricovero ospedaliero a cura della Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute. L’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini risulta complessivamente al nono posto nel nostro paese.

Un risultato importante, frutto dell’impegno del personale sanitario e del supporto da parte delle istituzioni regionali. “Professionalità, competenza e umanizzazione delle cure sono elementi imprescindibili per un’azienda ospedaliera ‘sana’ e pronta ad accogliere le sfide del futuro; proprio su questi valori si fonda la mission del San Camillo che accoglie, ascolta e accompagna i pazienti, con uno sguardo particolare alle fragilità”, così il Direttore Generale dell’ospedale, Narciso Mostarda.

La classifica ha tenuto conto di due indicatori: il peso medio della casistica dei Drg – ovvero l’alta complessità dei casi trattati al San Camillo – e l’attrattività dalle altre regioni, ovvero la mobilità.

Il San Camillo Forlanini è hub regionale per tutte le reti tempo-dipendenti e per numerose patologie. Il Trauma Center presenta i migliori esiti di sopravvivenza d’Italia, e il nosocomio ospita la sede del Centro Regionale Trapianti – che coordina tutta l’attività trapiantologica del Lazio – quella del Registro Regionale per i Donatori volontari di Midollo Osseo nonché il Centro di riferimento Regionale per numerose malattie rare.

Gli ultimi due anni hanno visto un rafforzamento della rete dell’emergenza urgenza, con una rimodulazione degli spazi del Pronto Soccorso, con l’introduzione della “holding polispecialistica” che ha permesso di ridurre i tempi di attesa in PS ed eliminare il fenomeno del “blocco ambulanze”. “Contestualmente ai progetti di miglioramento clinico delle cure – prosegue il Dg Mostarda – è stata istituita l’area per la Cura della Relazioni, che accorpa l’Urp, il Servizio di Psicologia, dedicato a pazienti, familiari e personale interno, e il Servizio Tobia dedicato alle cure per i più fragili. Inoltre, grazie a importanti investimenti sul fronte della tecnologia, abbiamo avviato un ambizioso processo di digitalizzazione e implementazione degli apparati tecnologici che arriva fino all’utilizzo innovativo e consapevole dell’intelligenza artificiale”.

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