Dal 12 novembre 2025 scatta in Italia l’obbligo di verificare l’età per accedere ai siti e alle piattaforme che diffondono contenuti per adulti. Lo ha stabilito AGCOM con la delibera che recepisce le indicazioni del quadro europeo: l’obiettivo è impedire ai minorenni l’accesso a materiale non adatto, proteggendo al tempo stesso la privacy degli utenti.
Chi gestirà il sistema di verifica dell’età
Il sistema sarà gestito da un soggetto terzo indipendente, incaricato di certificare la maggiore età senza condividere dati personali con i siti visitati. In pratica, l’utente dovrà autenticarsi su un portale o un’app di verifica esterna e, una volta validato, riceverà un codice univoco per accedere al sito desiderato. VIDEO QUI
Doppio anonimato e tutela della privacy
Uno degli aspetti centrali della riforma è il cosiddetto “doppio anonimato”: chi verifica l’età e chi gestisce il sito non potranno mai incrociare i dati. Questo significa che non verranno richiesti documenti d’identità, SPID o CIE, né sarà necessario inviare selfie o immagini biometriche. L’obiettivo è chiaro: proteggere la privacy degli utenti senza rinunciare alla sicurezza per i minori. L’app di verifica, in fase di test anche a livello europeo, potrà generare un semplice token digitale che conferma la maggiore età, ma senza indicare a quale sito l’utente intenda accedere.
Verso un’app europea di identificazione
La Commissione Europea sta già sperimentando un’app ufficiale per la verifica dell’età. Secondo il piano dell’AGCOM, la piattaforma sarà pienamente operativa entro la fine del 2025 e potrà poi confluire nel futuro “portafoglio digitale europeo”, insieme a documenti come la carta d’identità elettronica e la patente. VIDEO QUI