Sora – Emozioni, cultura, fede e un profondo senso di appartenenza alla comunità. In una piazza Mayer Ross gremita all’inverosimile, domenica 13 aprile, è andata in scena La Passione di Cristo, a cura dell’Associazione 360gradi. Una rappresentazione che ha letteralmente incantato e conquistato le centinaia e centinaia di partecipanti giunti anche dai comuni limitrofi. Un allestimento scenografico curato nei minimi dettagli, decine e decine di figuranti, attori, grandi e piccoli, per la sacra rappresentazione che ha riscosso applausi e consensi tra pathos e momenti di grande commozione.





Sora è ormai nota per la sua antica e suggestiva rappresentazione della Passione di Cristo. Una tradizione secolare, che si tiene ogni anno nella settimana santa, tra le più importanti e seguite della regione Lazio. La rappresentazione della Passione di Cristo nella città volsca ha, infatti origini antiche, risalenti al XVII secolo. La tradizione vuole che la rappresentazione sia stata introdotta dai frati cappuccini che volevano portare la storia della Passione di Cristo tra la gente.




Un’esperienza unica ed emozionante, che ha unito fede, storia e cultura regalando un momento di profonda condivisione alla comunità. In piazza Mayer Ross si sono ritrovati anziani, adulti, bambini. Tutti hanno assistito rapiti alla rappresentazione. Al termine dell’evento un lungo e scrociante applauso. A portare i saluti dell’Amministrazione Comunale il Sindaco Luca Di Stefano e la Vice Sindaca Maria Paola Gemmiti.