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Sora – Non rispetta i domiciliari, in carcere il presunto mandante dell’attentato incendiario a casa della ex

L'uomo era ai domiciliari da fine maggio quando era scattato il "codice rosso" per i maltrattamenti nei confronti della ex

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Sora – È stato trasferito in carcere, su disposizione del Tribunale di Cassino, l’uomo finito agli arresti domiciliari a fine maggio con l’accusa di reiterati maltrattamenti posti in essere nei confronti della ex. La misura è stata aggravata a seguito delle numerose violazioni delle prescrizioni imposte durante il regime di detenzione domiciliare.

Secondo quanto accertato dai Carabinieri del Norm della Compagnia di Sora, guidati dal Capitano Domenico Cavallo e dal Tenente Giovanni Simeone, l’uomo si sarebbe reso più volte irreperibile ai controlli, pur risultando presente in casa, e avrebbe mostrato comportamenti indisponenti e a tratti aggressivi, rendendo di fatto inefficace la misura alternativa al carcere. Da qui la richiesta, accolta ieri dal giudice, di un inasprimento della misura cautelare, culminata con il trasferimento nella casa circondariale di Cassino questa mattina.

I sospetti dopo il rogo

Il cinquantanovenne è sospettato, tra l’altro, di essere il mandante dell’attentato incendiario ai danni dell’abitazione della donna. L’episodio si è verificato in orario notturno e, secondo la ricostruzione degli inquirenti, un uomo con in mano una tanica di benzina avrebbe dato fuoco all’ingresso dell’abitazione, fuggendo poi a bordo di un’autovettura.

Ad evitare il peggio era stato un carabiniere fuori servizio, vicino di casa della vittima, che allertato dalle grida si era precipitato ad aiutarla, riuscendo a metterla in salvo e a contenere le fiamme fino all’arrivo dei Vigili del Fuoco e delle pattuglie della Stazione di via Barea.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Cassino, ha subito portato l’attenzione sull’ex compagno della donna, già denunciato per maltrattamenti nei giorni precedenti all’attentato. Una denuncia che aveva fatto attivare la procedura del “Codice Rosso”, destinata a garantire interventi tempestivi in caso di violenza di genere. Proprio a seguito di ciò l’uomo era finito ai domiciliari.

Ora è però ristretto in carcere, mentre proseguono le indagini per risalire con certezza all’esecutore materiale dell’incendio ed accertare il ruolo dell’arrestato.

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