Sono diversi i casi di scabbia accertati tra i pazienti del Sorano che si sono rivolti ai rispettivi medici curanti oppure ai dermatologi del comprensorio. La notizia “serpeggia” già da qualche giorno ma, formalmente, non trova conferma dalla ASL, eppure la prevenzione a garanzia della salute del cittadino dovrebbe essere una priorità per l’Azienda Sanitaria. Si sta parlando di una malattia trasmissibile che può essere opportunamente contenuta con semplici misure di prevenzione, evitando che si trasformi in una criticità, un’emergenza per il comprensorio. Nelle scorse settimane due casi si erano registrati in un istituto scolastico.
Per la scabbia, lo ricordiamo, in Italia sussiste l’obbligo di segnalazione: in seguito alla notifica di casi accertati l’Azienda Sanitaria Locale provvede a mettere in pratica tutte le misure di prevenzione e contenimento. La scabbia viene facilmente trasmessa da persona a persona tramite il contatto fisico. L’infestazione risulta più frequente in inverno per la tendenza al sovraffollamento nei luoghi chiusi. Se non curata, la scabbia può portare a complicazioni più gravi, come infezioni batteriche della pelle o glomerulonefrite, ovvero un’infiammazione dei reni. Chi ha contratto la scabbia è necessario che rispetti tutte le indicazioni fornite dai medici, onde scongiurare la trasmissione del parassita e favorire focolai particolarmente ostici da risolvere.
Proprio in questi giorni diversi casi di scabbia sono stati accertati nel Cassinate ed anche a Frosinone: solamente ieri, da un noto istituto d’istruzione superiore del capoluogo, hanno informato gli studenti della presenza della malattia a scuola LEGGI QUI.