È stato individuato in poche ore e portato in caserma il giovane ventenne di Sora ritenuto responsabile dell’episodio di violenza avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Campoli Appennino, dove ha esploso colpi in aria con una pistola a salve durante una lite scoppiata in un bar.
Un ragazzo della zona è stato trasportato in ospedale con una ferita alla testa e danni a un timpano. Fortunatamente le sue condizioni non sono gravi, ma la situazione avrebbe potuto avere conseguenze ben più drammatiche.
I carabinieri del NORM della Compagnia di Sora, intervenuti tempestivamente, hanno raccolto elementi e testimonianze fondamentali che hanno permesso di risalire rapidamente al presunto autore. Nel pomeriggio, dopo aver localizzato la sua abitazione, lo hanno rintracciato e condotto in caserma per l’interrogatorio.
L’arma non è ancora stata recuperata: il giovane, infatti, si è disfatto della pistola durante la fuga. Tuttavia, una perquisizione approfondita della sua auto ha portato al ritrovamento di prove che avvalorano il coinvolgimento del ventenne. “Dimenticanze” che sono state fondamentali per incastrarlo. È stato così denunciato, tra gli altri reati, per lesioni personali e minaccia aggravata.
Secondo la ricostruzione, dei militari del Norm, coordinati dal Tenente Giovanni Simeone, il ragazzo si trovava con un coetaneo nei pressi del bar, al termine di una festa di paese, quando è scoppiata una discussione con altri due giovani di Campoli legata a vecchi rancori. Dopo una serie di insulti, la lite è degenerata in violenza fisica, con il ventenne che ha estratto la pistola a salve colpendo il rivale alla testa con il calcio dell’arma e sparando poi i colpi in aria, seminando il panico tra i presenti. In seguito, lui e l’amico sono fuggiti. L’indagine lampo ha però permesso di assicurare il responsabile alla giustizia.