Terremoto L’Aquila: una tragedia immane, un dolore incolmabile. Il ricordo di Marco, Armando, Giulia e Nicola

Una tragedia straziante: 15 anni fa il sisma che colpì L'Aquila e tolse la vita a quattro giovani del comprensorio sorano

Una notte terribile quella tra domenica 5 e lunedì 6 aprile del 2009: erano le 03:32 quando una scossa di magnitudo 6.3 colpì L’Aquila e 56 borghi del cratere. Tra la popolazione, colta nel sonno, furono 309 le vittime, oltre 1600 i feriti più di 100.000 gli sfollati. Ancora oggi i danni sono incalcolabili. Sono passati 15 anni da quella triste data. Quattro furono le vittime originarie del nostro comprensorio, quattro figli, tutti studenti nelle diverse facoltà del centro universitario del capoluogo abruzzese.

Marco Alviani aveva 23 anni, nato il 12 agosto 1988 a Sora. Studente presso la facoltà di Psicologia, al terzo anno, Marco aveva ottimi voti grazie ai quali si era aggiudicato la borsa di studio e l’alloggio gratuito nella Casa dello Studente in via XX Settembre. Il crollo dell’edificio ha ucciso lui ed altri giovani studenti. Marco era tornato a L’Aquila proprio quella tragica notte, dopo aver trascorso il fine settimana in famiglia.

Anche Armando Cristiani aveva 23 anni, era nato il 2 maggio 1985 ad Ivrea, Torino, ma risiedeva a Sora con la famiglia. Armando studiava presso la facoltà di Fisica, era al terzo anno. Viveva in un appartamento in via Generale Francesco Rossi.

Giulia Carnevale frequentava brillantemente la facoltà di Ingegneria, aveva 22 anni, era nata il 10 luglio 1986 ad Arpino. Risiedeva in un appartamento in via dell’Orto Agrario. Il suo progetto di una scuola materna a forma di libro è stato realizzato ad Onna: un asilo di 600mq così come lo aveva ideato Giulia.

Nicola Bianchi aveva 22 anni, era nato l’8 agosto 1986. Studente di Biotecnologia presso la facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Viveva con la famiglia a Colli, frazione di Monte San Giovanni Campano mentre, da studente, alloggiava a L’Aquila in una palazzina in via Gabriele D’Annunzio. Nicola adorava le piante, in particolar modo quelle carnivore. Spesso scriveva racconti di fantasia che poi pubblicava sul web ma la sua vera passione era la scienza. Il suo sogno era quello di diventare un ricercatore.

Le città di Sora, Arpino e Monte San Giovanni Campano condividono questo incolmabile dolore: la morte di quattro ragazzi, Marco, Armando, Giulia e Nicola, giovani esemplari la cui memoria rimarrà indelebile nel cuore di quanti li hanno conosciuti.

- Pubblicità -
Sara Pacitto
Sara Pacitto
Sara Pacitto, giornalista pubblicista, da 8 anni collabora con diversi quotidiani digitali, tra le più prestigiose testate giornalistiche della provincia, corrispondente per la cronaca locale, politica, attualità, salute, approfondimenti. Ha curato le Pubbliche Relazioni per alcuni importanti eventi come anche è stata Responsabile della Comunicazione per conferenze e convegni ed in occasione di Campagne Elettorali.

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Investe un cinghiale, automobilista ferito: danni alla vettura e paura in strada

Castelliri - Il conducente dell'auto non è riuscito ad evitare l'impatto con il grosso cinghiale. Sul posto i cacciatori, per finire l'animale

Sora – Piazza Annunziata al buio e siringhe sporche di sangue: il degrado a due passi dal centro

Una scena inquietante, nel popoloso quartiere di San Giuliano, che ha immediatamente suscitato indignazione e timore tra residenti e passanti

Tragedia all’Ability Show di Ceccano: muore il pilota di rally Simone Girolami, aveva solo 44 anni

Malore improvviso in piazzale Europa: inutili i soccorsi per il 44enne di Castro dei Volsci. Manifestazione sospesa

Ceccano – Tragedia durante la manifestazione di rally: pilota stroncato da un malore, show sospeso

L’uomo, 44 anni, originario di Castro dei Volsci e identificato come Simone Girolami, si è accasciato mentre si trovava nell’area dell’evento

Auto a fuoco nella notte, il rogo divora la vettura: momenti di paura

Frosinone - Il rogo ha coinvolto una Volkswagen Fox appartenente a una donna di 60 anni residente nella zona

Vandali in azione, sassi contro abitazioni e auto parcheggiate: residenti sulle barricate

Campoli Appennino - Ragazzini che si cimentano in atti vandalici: il rischio è che qualche residente si spazientisca e reagisca con violenza
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -