Terremoto nel Pd, Alfieri si dimette da componente della segreteria provinciale

Il primo cittadino di Paliano motiva la sua decisione evidenziando come la politica del bavaglio non sia certo la migliore per il partito

“Me lo aspettavo, per me non è stata una sorpresa. Mi aspettavo che qualcuno tentasse di mettermi il bavaglio, di far passare sbagliato esprimere il mio pensiero pubblicamente sulle cause della disfatta del Pd alle ultime elezioni politiche”. Domenico Alfieri, sindaco di Paliano, assume una decisione drastica. E nel Pd scoppia una nuova bufera. Di quelle che lascerà il segno.

“Mi si vuole impedire di parlare – evidenzia – invocando le regole del Partito e il rispetto degli organi statutari. La sorpresa è che il rispetto degli organi del Partito viene invocato solo quando fa comodo a qualcuno. La Direzione Provinciale del Partito, di cui tra l’altro non faccio parte, non è stata convocata né per decidere, né tanto meno discutere o ratificare le candidature al parlamento della nostra provincia decise in non so quale altra sede.
In quella occasione probabilmente non si riteneva opportuno rispettare gli organi di Partito. In quella occasione non era necessario, chissà perché”.

“Due anni fa mi si chiese invece di far parte della Segreteria Provinciale del Pd con la delega agli Enti Locali. In due anni non ho partecipato ad una sola riunione dove ci si confrontasse sul Pd che vorremmo, sulla politica, sulle scelte amministrative, le alleanze o le candidature. Dalla Provincia sino ai Comuni. Anche queste scelte probabilmente si sono fatte in altre sedi e non negli organi statutari di Partito oggi tanto decantati da qualcuno”.

Alfieri, nel suo intervento, evidenzia come diversi amministratori abbiano già lasciato i Dem a causa della mancanza di dialogo e della possibilità di esprimere le loro opinione. “Sono uno dei pochi ed ultimi sindaci della nostra provincia iscritto al Pd. Prima di me tanti colleghi amministratori capaci e legati profondamente al Pd sono migrati verso altri lidi politici. Invece di chiederci il perché continuiamo a commettere gli stessi errori. Probabilmente nel disegno di qualcuno c’è il desiderio che si possa fare a meno anche dell’attuale sindaco di Paliano nel Partito. Per togliere dall’imbarazzo qualcuno oggi rassegno le mie dimissioni irrevocabili dalla Segreteria Provinciale del Pd, per aver espresso pubblicamente un pensiero politico frutto di una riflessione del risultato elettorale senza offendere o attaccare nessuno, considerato grave reato. Se questo serve per non danneggiare ulteriormente il Partito lo faccio con ancor più convinzione”.

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